Eventi - 06 maggio 2019, 09:30

Ventimiglia: 12 classi e 230 alunni hanno partecipato agli incontri per la prevenzione di bullismo e cyberbullismo

Grande attenzione per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Cavour” di Ventimiglia con l’Istituto Formazione Franchi

Tempo di bilanci, con numeri importanti, per l'attività di formazione e prevenzione su bullismo e cyberbullismo svoltasi la settimana scorsa all’Istituto Comprensivo “Cavour” di Ventimiglia, guidato dalla dirigente scolastica Antonella Costanza e rivolta a tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado.

12 classi e 230 alunni, alla presenza dei loro docenti e con la supervisione della vice preside Antonella Inannucci, hanno preso parte ad una lezione di educazione civica digitale diversa dal solito richiesta in maniera per tutte le classi della Scuola secondaria di primo grado presenti all’interno del plesso scolastico di Roverino.

A dialogare con i ragazzi, forti della loro esperienza specifica, sono stati chiamati come docenti Andrea Cartotto, coordinatore didattico dell’Istituto Formazione Franchi per la Liguria ed esperto in materia di didattica digitale e cyberbullismo, e Katya Iannucci, psicologa del lavoro e delle organizzazioni che da tempo si dedica allo studio delle dinamiche psicologiche e comportamentali legate al web.

L’incontro fa parte di una più ampia attività educativa, pluriennale, che si svolge da anni presso l’Istituto Comprensivo Cavour di Ventimiglia grazie alla stretta e proficua collaborazione con l’Istituto Formazione Franchi e con il patrocinio della Fondazione Franchi, grazie anche alla docente referente dell’Istituto Cavour per bullismo e cyberbullismo Antonella Marchesi.

Come ha ricordato Cartotto, citando le parole della vittima forse più tristemente nota del cyberbullismo, la giovane Carolina Picchio, “le parole fanno più male delle botte” e sul web risultano amplificate ed a forte rischio di spersonalizzazione. “Internet - prosegue - è un luogo meraviglioso di conoscenza di tutti e per tutti, ma neutrale per definizione, solo il nostro comportamento può condizionarne lo sviluppo verso utilizzi consapevoli o rischiosi”. Iannucci si è a sua volta soffermata sul tema delle relazioni reali o digitali, evidenziandone analogie e differenze ed invitando i ragazzi a pensare con “la propria testa”, senza farsi condizionare.

Le domande variegate rivolte dai ragazzi ai relatori hanno confermato come incontri di questo tipo risultino fondamentali ed in linea con i recenti orientamenti e sforzi ministeriali, oltre ad essere destinati ad una sicura ricaduta didattica sui ragazzi.

Redazione