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Politica | 30 aprile 2019, 20:13

Imperia: il Consiglio approva la privatizzazione degli asili nido. Volpe "Necessario per mantenere gli standard qualitativi"

La pratica è stata votata dal Consiglio, ma non sono mancate le critiche dall’opposizione. In particolare la capogruppo del MoVimento 5 Stelle Maria Nella Ponte che ha sottolineato l’aumento tariffario

Imperia: il Consiglio approva la privatizzazione degli asili nido. Volpe "Necessario per mantenere gli standard qualitativi"

Il Consiglio Comunale di Imperia ha approvato la delibera che dà l’atto di indirizzo per l’affidamento ai privati in concessione del servizio degli asili nido di infanzia comunali. Un provvedimento reso necessario dallo stato di pre-dissesto finanziario del Comune, così come l’incremento delle tariffe approvato definitivamente nel piano di riequilibrio finanziario.

La pratica, dopo un’interruzione di dieci minuti per la mancanza del numero legale, è stata esposta dall’Assessore ai Servizi Educativi Luca Volpe, il quale ha chiarito che le difficoltà finanziarie del Comune hanno messo a rischio il mantenimento degli standard qualitativi e quantitativi e, “Valutate le ulteriori diminuzioni di personale che si verificheranno nel corso del 2019, 22 educatrici e 5 operatori socio-assistenziali, non possono più essere garantiti a partire dall’anno scolastico 2019-2020 i suddetti standard, se non attraverso una inesorabile soppressione dei posti a disposizione”.

Il nuovo corso, avviato da settembre 2019,  prevede le attività opzionali che il gestore privato dovrà garantire, e che potranno essere, come previsto dalla delibera:

ampliamento della fascia oraria di apertura (prolungamento dell’orario);
ampliamento del calendario (sabato o giornate non previste dal calendario approvato annualmente);
laboratori ludico-didattici;
incontri formativi;
centri estivi;
aperture durante i periodi di chiusura delle scuole per le festività natalizie, pasquali, ponti ecc.
Al concessionario verrà inoltre richiesto di sviluppare progettualità e sperimentazioni per eventuale creazione di un polo 0-6 anni.

Dall’avvio del servizio, ovvero da settembre 2019, l’Assessore Volpe ha annunciato anche la ricollocazione del personale in esubero che ‘potrà essere ricollocato, nel rispetto di quanto previsto dal ccnl relativo al personale del comparto funzioni locali del 21-5-2018”.

Entrando nel dettaglio di quanto approvato oggi, tra gli obblighi del concessionario, che avrà una concessione di quattro anni con possibilità di rinnovo di altri quattro, la riscossione diretta delle tariffe  che saranno stabilite dal Comune, “a titolo di corrispettivo del servizio erogato per la parte non coperta dal corrispettivo a carico del Comune quantificato in 290.400 euro”.

La pratica è stata votata dal Consiglio con i voti della maggioranza, ma non sono mancate le critiche dall’opposizione che ha votato contro in maniera compatta. In particolare la capogruppo del MoVimento 5 Stelle Maria Nella Ponte che ha sottolineato l’aumento tariffario che, ricordiamo, passano da un minimo di 70 euro, con isee zero, a 250 euro a famiglia.

Con le fasce isee adeguate, chi ha un reddito da 0 a 10mila euro ne paga 250. Gli ammortizzatori intervengono fino a un importo di 200 euro, per cui il costo medio mensile è di 50, a differenza degli anni precedenti in cui le famiglie con redditi bassi erano totalmente esentate.

In precedenza, inoltre chi presentava un isee da 3.520,01 euro a 20mila pagava un importo che variava da un minimo di 70,40 euro, interamente coperto dagli ammortizzatori sociali, a un massimo di 400, coperto per il 50%. Oggi, la fascia isee è stata ampliata da 10.000,01 a 20mila e la tariffa unica è di 350 euro.

Tariffe aumentate anche per chi ha un isee superiore a 20mila euro che passano da una retta mensile di 420 euro a 550, che diventano 650 per chi non presenta dichiarazione isee a fronte dei 500 degli anni precedenti.

Aumentano infine le tariffe anche per i non residenti che se prima pagavano una maggiorazione del 15% a seconda del proprio isee, oggi pagano indistintamente 650 euro. 

Francesco Li Noce

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