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Attualità | 30 marzo 2019, 07:30

Taggia: grande partecipazione al convegno su Tommaso Landolfi e Arma, Laura Cane "Puntiamo al riconoscimento di Paesaggio Culturale"

Con queste parole cariche di soddisfazione ed entusiasmo, Laura Cane, presidente del Consiglio Comunale di Taggia, con delega alla cultura, ha commentato l'esito positivo dell'incontro su Tommaso Landolfi.

Taggia: grande partecipazione al convegno su Tommaso Landolfi e Arma, Laura Cane "Puntiamo al riconoscimento di Paesaggio Culturale"

“Il prossimo passo è ottenere il riconoscimento istituzionale di 'Paesaggio Culturale'”. Con queste parole cariche di soddisfazione ed entusiasmo, Laura Cane, presidente del Consiglio Comunale di Taggia, con delega alla cultura, ha commentato l'esito positivo dell'incontro su Tommaso Landolfi.

L'illustre letterato del '900 è stato chiamato in causa domenica pomeriggio, durante un incontro a Villa Boselli, nel cuore di Arma di Taggia. Lì si è a lungo discusso del profondo legame tra la cittadina costiera e lo scrittore originario di Pico, nel Lazio ma che qui in riviera passò 6 anni della sua vita, dal 1962 al 1968.

Un convegno con ospiti di alto profilo. Oltre alla presidente ed a Lamberto Garzia, sono intervenuti: Andrea Cortellessa, professore originario Università di Roma Tre, uno dei maggiori critici letterari italiani e attento conoscitore dell’opera landolfiana. Davanti a loro una nutrita platea di persone interessate a scoprire un legame, quello tra Landolfi ed Arma di Taggia, che fino a qualche tempo fa non era noto, in quanto volutamente nascosto dallo stesso scrittore, amante di questa allure misteriosa.

E' stato Garzia a scovare gli indizi nelle opere e nei documenti privati di Landolfi. Tante piccole briciole che hanno portato a far emergere una realtà chiara. Lo scrittore di Pico aveva scelto Arma di Taggia per lasciarsi ispirare nella sua produzione, mentre la famiglia si trovava alloggiata a Sanremo. Gli esempi di 'Des Mois', 'La Muta' e 'Chiacchiere all'alba' hanno illuminato la via della ricerca di Garzia ma con il tempo si sono aggiunte anche cartoline e testimonianze di chi Landolfi l'aveva visto e riconosciuto. Un'attività portata avanti nel corso di tre lunghi anni, compulsando più di 10mila pagine tra quelle narrative, poetiche, saggistiche, manoscritti originali e critiche negli scritti indispensabili di Carlo Bo, Edoardo Sanguineti, Andrea Cortellessa e molti altri.

Il lavoro presentato a Villa Boselli mostra come ci sia una concreta relazione ispiratrice nell'opera landolfiana di quel periodo tanto che adesso il Comune di Taggia vuole investire e tutelare quella produzione realizzata ad Arma. Il primo passo è ottenere il riconoscimento istituzionale così come hanno fatto tante altre località che hanno attratto e stregato alcuni dei più noti personaggi della cultura del passato.

La speranza della presidente Cane è che in un prossimo futuro si possa dare vita ad un progetto concreto che dia lustro culturale ad Arma di Taggia, valorizzando l'opera di Landolfi. L'iniziativa, denominata per il momento 'La passeggiata landolfiana', punta a portare cittadini e turisti alla scoperta di quei luoghi dove Landolfi passeggiò per anni e che oggi troviamo tra le pagine dei suoi scritti. Tra le ipotesi al vaglio dei promotori di questa idea c'è l'intenzione di sfruttare una cartellonistica accurata che metta in risalto gli angoli di Arma descritti con le parole di Landolfi. Un percorso che porterebbe le persone sui luoghi vissuti dallo scrittore ed al contempo darebbe un'importante immagine culturale ad Arma di Taggia, attirando qui anche gli amanti dell'opera di quello che è uno degli autori più conosciuti di tutto il secolo scorso.

 

I promotori del progetto credono molto nella creazione di un 'percorso d'autore' che "...potrà essere sia virutale che reale, partendo da quel che fu fino al dicembre 1963 il tennis (luogo adibito anche a sala da ballo all'aperto nei periodi estivi), e bene descritto da Tommaso Landolfi nel racconto 'La Muta': "non lungi di lì era un piccolo campo di tennis col lato minore protetto da stuoie..."

Intanto c'è già chi ha dimostrato di apprezzare il legame tra Landolfi ed Arma di Taggia. Infatti rimane aperta la partita sul docufilm legato allo scrittore di Pico ed alla sua esperienza nella riviera dei fiori. Un primo sopralluogo c'era stato nell'inverno dell'anno scorso ma da indiscrezioni emerge che ulteriori novità potrebbero arrivare a stretto giro durante questa primavera, a conferma di un interesse crescente sull'argomento.

Stefano Michero

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