Dopo l'Assemblea di oggi tutte le sigle sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari, per gli eccessivi carichi di lavoro dovuti alla raccolta rifiuti 'porta a porta'.
E' quando deciso stamani al termine dell'incontro tra i sindacati, Cgil, Cisl, Uil e Fiadel. L'obiettivo? Avere risposte dalla Teknoservice in merito alle richieste di assunzione di nuovo personale oltre all'acquisto di nuovi mezzi che possano aiutare i lavoratori nel servizio. Lavoratori che, in parte, hanno ricevuto dei provvedimenti disciplinari da parte dell'azienda per mancanze di vario genere nella raccolta.
Inoltre stamani la CGIL ha inviato una lettera affinché vengano avviate delle verifiche sulle condizioni di lavoro della Teknoservice, segnalando delle violazione delle vigenti normative in materia di sicurezza sul lavoro e contrattuali da parte della società nel Cantiere di Imperia. I
Il testo della missiva recita: "In riferimento a quanto in oggetto la scrivente organizzazione sindacale comunica quanto segue. 1. In data 19 marzo, a seguito della riunione tenutasi presso il comune di Imperia, il sindaco e l’azienda garantivano ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali presenti che dallo stesso giorno vi sarebbe stata una svolta nell’atteggiamento verso i dipendenti e nell’organizzazione del servizio generale: raccolta rifiuti e spazzamento. A distanza di un mese circa, nulla si è modificato, infatti continuano ad essere violate sia le norme di sicurezza sul lavoro, quali ad esempio: raccolta rifiuti con il contenitore agganciato dietro agli autocarri, molti autocarri con gravi problemi di frenata e di malfunzionamento delle luci e caricati oltre i limiti consentiti, così come mancato adempimento alle norme contrattuali; durata dell’orario di lavoro, che eccede costantemente il limite dello straordinario previsto nella settimana, e attività di guida senza adeguamento livelli di inquadramento. Tutto ciò al fine di sopperire alle palesi carenze organizzative, strutturali e di personale".
"2. All'interno del capannone, spesso l'aria non è respirabile ma, nessun impianto, atto a regolare il microclima è mai stato preso in considerazione.
3. Risulterebbe altresì che, alcuni lavoratori, su disposizione aziendale non possano godere delle 11 ore di stacco (recupero psicofisico) tra un turno e quello successivo. Pertanto al fine di scongiurare eventuali infortuni sul lavoro e/o a terzi la Scrivente organizzazione sindacale richiede una verifica di quanto suesposto ed eventualmente un intervento risolutore" - termina così la lettera della CGIL.
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