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Attualità | 19 marzo 2019, 17:45

San Lorenzo al Mare: da poco partita la differenziata 'porta a porta', ordinanza pugno di ferro del Sindaco

Multe salatissime per chi lascia l'immondizia in strada o vicino ai cassonetti in modo sconsiderato. Imprese, enti e lavoratori autonomi rischiano anche l'arresto.

Foto d'archivio

Foto d'archivio

Pugno di ferro del Sindaco di San Lorenzo al Mare, Paolo Tornatore, contro i ‘furbetti dell’immondizia’. Da qualche settimana, anche nel piccolo centro a pochi chilometri da Imperia, è scattata la raccolta differenziata e, purtroppo, come capita un po’ ovunque, ci sono diversi cittadini poco rispettosi delle nuove regole.

Proprio per questo il Sindaco ha emanato una apposita ordinanza con il divieto di abbandono rifiuti e materiali sul territorio comunale pubblico e privato. L'obiettivo del Comune è rivolto allo sviluppo della raccolta differenziata, posto dalla normativa nazionale e dalla programmazione regionale e provinciale, per assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e della tutela igienico sanitaria.

Il servizio è stato affidato ad Amaie Energia di Sanremo ed attivo il centro di raccolta differenziata in via Pietrabruna. Il primo cittadino ha confermato che, per prevenire fenomeni di abbandono di rifiuti, come già accertato avvenire nel recente passato nelle immediate vicinanze dei cassonetti stradali, è stato necessario emettera una specifica ordinanza.

“Il mancato conferimento dei rifiuti riciclabili ai servizi di raccolta differenziata attivi – evidenzia l’Amministrazione comunale - costituisce un danno ambientale dovuto al mancato riciclo di materiale, che impedisce la salvaguardia delle risorse naturali e comporta costi energetici maggiori. L'abbandono di rifiuti, oltre a rappresentare un problema di decoro e ambientale, costituisce un problema igienico-sanitario di potenziale rischio per la salute pubblica e pericolo per la sicurezza urbana.

Nell’ordinanza viene fatto obbligo a tutti i cittadini di conferire i rifiuti urbani indifferenziati e quelli riciclabili, esclusivamente secondo le modalità comunicate dagli uffici comunali competenti e dal gestore dei servizi di igiene urbana sul territorio comunale. Nell’ordinanza viene specificato che è fatto divieto, nell'intero territorio comunale, lungo le vie pubbliche e di uso pubblico, di abbandonare e depositare rifiuti di qualsiasi genere sul suolo e nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee e comunque in luoghi e con modalità diverse da quelli stabiliti per la raccolta dei rifiuti urbani. E' vietato di abbandonare rifiuti nei cestini gettacarte posti sul territorio comunale ed il divieto di abbandono è esteso a tutte le imprese, enti e attività che depositano, scaricano e abbandonano rifiuti e materiali, che sono anch'essi rifiuti, in siti non idonei.

Ovviamente chi non rispetta la normativa rischia le sanzioni previste dalla normative, da un minimo di 300 ad un massimo 3.000 euro. E, se l'abbandono riguarda rifiuti pericolosi la sanzione è aumentata fino al doppio. Inoltre, se la violazione è commessa da titolari di imprese, lavoratori autonomi o responsabili di enti che abbandonano o depositano i rifiuti nelle acque superficiali o sotterranee rischia anche l'arresto da tre mesi ad un anno o una multa tra i 2.600 ed i 26.000 euro (se si tratta di rifiuti non pericolosi) o l'arresto da sei mesi a due anni con multe da 5.200 a 52.000 euro (se rifiuti pericolosi). La multa minima per chi deturpi le vie pubbliche sarà 500 euro.

Carlo Alessi

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