Festival di Sanremo - 05 febbraio 2019, 16:31

#Sanremo2019: Negrita, 16 anni dopo arriva il Festival della maturità "Il nostro non è un pezzo politico, parla alla coscienza"

"L’anno scorso è stato molto bello, spesso vedere il Festival è avvilente. - hanno raccontato ai giornalisti in sala stampa - Ci sono edizioni belle e altre no, Baglioni ha creato un precedente da cui non si torna indietro".

I Negrita, foto di Duilio Rizzo

“Il nostro è un brano di resistenza umana, una finestra sulla speranza (..) Non è un pezzo politico ma è solo un parlare alla nostra coscienza, crediamo che certe cose non vengano prima di una scheda elettorale”.  I Negrita sono cresciuti e sono pronti a vivere questo Festival da protagonisti.  

L’incontro con i giornalisti al Roof dell’Ariston è un dialogo maturo ricco di consapevolezza e rispetto per la kermesse targata Claudio Baglioni. Dopo 25 anni di attività e 16 da Tonight (il brano portato al Festival nel 2003), la band toscana ritorna sul palco con l'inedito “I ragazzi stanno bene” (che farà parte della raccolta, il Best Of, in uscita l'8 febbraio).  

Perché Sanremo? “L’anno scorso è stato molto bello, spesso vedere il Festival è avvilente - hanno raccontato Paolo Bruni (Pau), Enrico Salvi (Drigo) e Cesare Petricich (Mac) ai giornalisti in sala stampa - Ci sono edizioni belle e altre no, Baglioni ha creato un precedente da cui non si torna indietro. C’è la musica, la qualità, non è un festival televisivo ma stiamo tornando al Festival della canzone italiana. Non è una bomboniera ma un palco vero e noi stiamo affrontando il festival con più professionalità per una forma di rispetto nei confronti della musica e di Claudio. Ci aveva chiamato l’anno scorso, ma eravamo impegnati. Quest’anno ci sentivamo pronti, con la testa libera e una manciata di inediti giusti”.

Silvia Iuliano