Anche quest’anno l’Istituto “Ruffini-Aicardi” ha organizzato il soggiorno linguistico a Malta per gli alunni degli indirizzi Alberghiero, Turistico e Sociosanitario.
“Siamo piacevolmente sorpresi - evidenzia la prof.ssa Tiziana Vetani, responsabile del progetto 'Malta for English' per il plesso di corso Cavallotti a Sanremo - dell’elevato numero della adesioni, a conferma dell’apprezzamento di studenti e famiglie per il potenziamento delle competenze linguistiche. Il gruppo degli alunni dell’istituto turistico e professionale sociosanitario partirà in febbraio per Malta, e da parte della scuola c’è tutto un impegno a livello organizzativo per garantire il successo dell’iniziativa. Malta ospita importanti scuole di formazione linguistica per studenti; la giornata-tipo prevede la frequenza di un corso di inglese al mattino con docenti madrelingua e attività di Alternanza Scuola/ Lavoro e escursioni sul territorio nel pomeriggio. Mentre il corso linguistico sarà comune per tutti gli studenti, le attività pomeridiane saranno differenziate in base agli indirizzi di studio: gli studenti del turistico saranno impegnati in lavori d’ufficio in agenzie di viaggio e attività di promozione turistica; gli alunni del sociosanitario, invece, in strutture per l’infanzia e animazione sociale. L’obiettivo di questa iniziativa è il potenziamento delle competenze linguistiche dal punto di vista della comunicazione e uso di terminologia specifica, per arricchire il profilo professionale dei diplomati del nostro istituto”.
Il mese di febbraio, però, prevede anche altre attività sul territorio e numerosi alunni saranno coinvolti negli eventi collegati al 69°Festival della Canzone Italiana. Spiega il prof. Alberto Cavallucci, referente per l’Alternanza Scuola-Lavoro: “Come ogni anno collaboriamo con gli eventi dell’Ariston e del Palafiori, con una novità: un gruppo di ragazzi sarà impegnato anche in sala-stampa a tradurre interviste in lingue straniere, non solo in quelle che si studiano a scuola, ma anche nella madrelingua di alcuni nostri alunni originari di altri Paesi, per sviluppare un modello di scuola sempre piu’ inclusiva”.