A parte Beppe Zaoli, presidente dello Yacht Club Sanremo, che ha preferito non commentare ancora la scelta del progetto per il restiling del porto vecchio, tutte le associazioni sportive che utilizzano l’approdo storico della città dei fiori, sono intervenute per commentare la decisione dell’Amministrazione comunale che, questa mattina nell’ambito della riunione di Giunta, ha scelto il progetto della Unogas e Azimut.
Sergio Tommasini (presidente della Canottieri Sanremo e candidato a Sindaco del centro-destra) ha detto: “Prendiamo atto della scelta dell’Amministrazione e ci attiveremo per capire con precisione come contestualizzare questa nuova progettualità, per mantenere le concessioni attuali alle associazioni sportive ed il regolare proseguimento dell’attività sportiva. Noi abbiamo 110 ragazzi per un totale di 250 soci. Avrò modo di discutere i dettagli con l’Amministrazione”.
Alessandro Albiosi (vice Presidente dell’associazione ‘U Luvassu’, che conta circa 100 soci): “Abbiamo saputo questa mattina dell’assegnazione al gruppo ‘Unogas e Azimut’ ed ora attendiamo solo di sapere se, come confermato dal Sindaco Alberto Biancheri, che le nostre associazioni manterranno gli spazi ed i numeri di posti già esistenti. Siamo associazioni attive negli sport del mare e con una storia molto lunga, ultra cinquantennale. Siamo fiduciosi sul progetto scelto e ci auguriamo che venga attuato per il bene della città e del porto, rispettando la presenza delle associazioni”.
Marco Sonzogni (dell’associazione ‘Il Timone’, che conta circa 100 soci): “Noi, insieme alle altre associazioni, abbiamo raccolto una serie di firme, affinchè vengano mantenuti e riconosciuti i rapporti diretti tra le associazioni ed il comune, per quanto riguarda i nostri diritti. Il progetto scelto mi sembra buono e mi auguro che vengano mantenuti i diritti delle associazioni, visto che sono sul porto da decenni. Anche per garantire la continuità agli atleti, tra cui alcuni che partecipano ancye ai campionati mondiali. Il Sindaco, nel corso dell’incontro di presentazione dei progetti, ci aveva assicurato gli stessi numeri dei posti barca e le stesse misure, con un rapporto diretto con il Comune e senza intermediari. Ora, ovviamente, bisognerà vedere come andranno le opere”.
Sulla stessa linea Massimino Pangallo (de ‘Il Gabbiano’, 60 soci): “Siamo un’associazione a tutti gli effetti e con una concessione attiva. Ci auguriamo solo che sia un lavoro fatto per il bene della città e che vengano conservati i nostri diritti. Il gruppo che si è aggiudicato il lavoro è serio ed il progetto mi sembra il più bello e meno invasivo degli altri”.