Attualità - 18 dicembre 2018, 10:04

Imperia: grande partecipazione per la conferenza sulle leggi razziali dell'Icit, Manti "Le nuove generazioni devono sapere come si è arrivati a promulgarle" (Foto e video)

Non solo la conferenza di ieri, ma anche tante altre attività vengono promosse dall'Icit compreso un corso verso l'esame di certificazione linguistica che prenderà il via a gennaio

"Ottant'anni dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia", questo il titolo della conferenza tenuta ieri dal professore universitario Franco Manti e promossa dall'Icit Imperia (Istituto di Cultura Tedesco).

Davanti a una sala conferenze del Museo dell'Olivo Carlo Carli piena di alunni, professori e interessati compreso il presidente provinciale Fabio Natta, Manti ha ripercorso le tappe storiche e soprattutto etico sociali verso la creazione del 'mostro'.

"Vorrei centrare l'attenzione non solo sui fatti storici, di per sè rivelanti, ma su come ci si è arrivati alle leggi razziali - spiega il docente di Etica. C'è tutto un percorso 'culturale' che porta alcuni intellettuali del periodo a scegliere di sostenere il razzismo. Ragioni o pseudoragioni di tipo culturale, ma anche scientifico con l'idea che le razze fossero biologicamente diverse, cosa che si è dimostrata improponibile, e su questa convinzione la superiorità di alcuni uomini su altri.

Il fascismo, come già prima il nazzismo, fece propria questa idea grazie anche alla complicità di docenti universitari soprattutto di discipline scientifiche e promulgò quelle leggi che portarono alla persecuzione degli ebrei. Anche se si vuole minimizzare il fatto, non vanno dimenticati i treni che partivano dall'Italia destinazione Germania. Vi fu inoltre uno sviluppo del razzismo non soltanto verso gli ebrei, ma anche rispetto ad altre realtà come, per esempio, i matrimoni misti con gli etiopi. L'ideologia razzista si collega quindi con una certa visione dello stato, con un totalitarismo 'perfetto' per ciò che concerne la Germania e 'quasi perfetto' per l'Italia. Dobbiamo cercare di far capire alle giovani generazioni come ci si è arrivati da un punto di vista pseudoscientifico e anche da un punto di vista filosofico culturale, quale è stata l'etica che ha sostenuto questo tipo di visione?"

Non solo la conferenza di ieri, ma anche tante altre attività vengono promosse dall'Icit compreso un corso verso l'esame di certificazione linguistica che prenderà il via a gennaio come spiegato dalla professoressa e presidente dell'Icit Imperia Stefania Modesti: "Siamo molto contenti di poter presentare, contestualmente a questa conferenza, anche i nostri corsi di tedesco per il conseguimento della certificazione linguistica. Sono una novità per la città d'Imperia perchè non si tratta di normali corsi, ma di una vera palestra per la preparazione all'esame per la certificazione A1.

È quanto ormai in Europa - prosegue Modesti - ci chiedono tutti. I corsi di inglese e francese sono piuttosto diffusi, mancavano in questa città quelli per la lingua tedesca. Siamo dunque contenti di poter dare avvio a questo progetto, soprattutto per i ragazzi e per il loro futuro lavorativo".

Come detto presente anche il presidente provinciale Fabio Natta che ha portato il suo saluto spiegando: "Complimenti agli organizzatori per aver voluto questo momento di analisi approfondita di un fenomeno, quello delle leggi razziali, che risale a un tempo vicino a noi, ottant'anni fa. Un fenomeno molto grave per un paese civile come l'Italia o che si riteneva tale, supportato da basi ideologiche e pseudoscientifiche. Questo momento di analisi, soprattutto per i tanti giovani presenti oggi, credo sia importante perchè questa è una storia solo apparentemente lontana quindi conoscerla e capirne la genesi è fondamentale".

Particolare menzione per le alunne dell'Istituo Tecnico Turistico Hanbury del Ruffini che si sono occupate dell'accoglienza nell'ambito del progetto alternanza scuola lavoro.
La conferenza è infine stata inserita sulla piattaforma Sofia del Miur ed è stata valida per le ore di aggiornamento dei docenti, presenti in quantità.

Lorenzo Bonsignorio