Dopo oltre un’ora e mezza di discussione, il Consiglio Comunale di Imperia ha deliberato l’introduzione dell’imposta di soggiorno. Una pratica passata oggi dopo l’introduzione dell’Assessore al Turismo Gianmarco Oneglio su cui non è mancata un’accesa discussione tra maggioranza e opposizione.
Il dibattito si è concentrato sull’opportunità di introdurre l’imposta per il rischio che questa possa avere un effetto contrario a quello auspicato dall’amministrazione, ovvero di incentivare il turismo grazie al finanziamento delle manifestazioni che avviene proprio tramite gli introiti dell’imposta di soggiorno, definita da Oneglio “un’imposta di scopo”.
“Risorse per migliorare e ampliare l’offerta turistica non ce ne sono e non si possono reperire all'interno dell'imposta ordinaria del Comune che è già al massimo”, ha spiegato Oneglio.
“L’imposta di soggiorno – prosegue - nasce nel 2011, è largamente diffusa in Italia e all'estero. In Liguria è applicata a Sanremo, Bordighera, Ventimiglia, e Diano Marina ci sta pensando. Per accorciare il gap di Imperia, è necessario l'inserimento dell'imposta volta ai turisti che pernottano in strutture ricettive per non più di 5 giorni. È inoltre rivolta a turisti sopra i 14 anni, perché questa amministrazione vuole agevolare il turismo delle famiglie.
Le tariffe danno la possibilità di finanziare eventi e manifestazioni e preservare gli arredi. È una imposta di scopo, usata solo per scopi turistici e per il miglioramento delle attività culturali e turistiche.
Le associazioni di categoria hanno dato un contributo. Non sarà applicata in inverno per favorire la destagionalizzazione. È una pratica che arriva da lontano perché la precedente amministrazione aveva aderito al patto del turismo”.
Quest’ultimo punto Oneglio lo ha ricordato al capogruppo di Imperia al Centro Guido Abbo, che ha espresso perplessità sulla pratica. Oneglio ha anche ricordato ai consiglieri Lanteri, Gaggero e Gatti che il patto del turismo è stato promosso dalla Regione.
“Il patto del turismo non prevede l’imposta di soggiorno”, ha replicato Lanteri.
Le tariffe applicate prevedono esenzioni per gli iscritti all’anagrafe del Comune di Imperia, per parenti che devono assistere degenti, minori di 14 anni e chi soggiorna per non più di cinque giorni.
Su questo punto Abbo ha ricordato che in media i turisti a Imperia soggiornano tre giorni. “Quindi la pagherebbero tutti. Suggerirei di abbassare il tetto a tre giorni, in modo che chi decide di soggiornare di più sia incentivato a farlo”.
Nella minoranza ha votato a favore il Pd, mentre si sono astenuti Abbo e Roberto Saluzzo, capogruppo di Imperia di Tutti Imperia per Tutti. Contrari gli altri gruppi d’opposizione.