Seppur verrà ricordato come il Consiglio Comunale della rinuncia della cittadinanza onoraria da parte del capo della Polizia Franco Gabrielli, ieri il Comune di Imperia ha votato anche alla quasi unanimità, il predissesto finanziario. Un atto che maggioranza e opposizione hanno votato in seguito all’individuazione di oltre 10 milioni di euro di debiti che, come ha deliberato la Corte dei Conti, lo inserisce tra i comuni a rischio default.
A ricordarlo oggi ci ha pensato il capogruppo Pd Fabrizio Risso, dicendosi stupito del risalto che è stato dato alla rinuncia di Gabrielli, e di quanto poco si sia parlato tra l’opinione pubblica della difficile situazione finanziaria dell’Ente. Il predissesto finanziario prevede la procedura di un piano di rientro pluriennale per il pagamento dei debiti di al massimo dieci anni.
L’individuazione dei debiti è stata affidata al superconsulente Marco Rossi scelto dal Sindaco Claudio Scajola dopo la deliberazione della Corte dei Conti. La pratica è stata portata ieri dall’Assessore al Bilancio Fabrizia Giribaldi, la stessa che oggi ha presentato la revisione straordinaria del partecipazioni, che riguarda la riorganizzazione delle società partecipate. Una pratica passata con ventidue voti a favore, sette astenuti e un contrario, la M5S Ponte.
La discussione si è tenuta sulla volontà del Comune di ricorrere alla riscossione diretta delle soste auto a raso. Oggi il compito spetta a Go Imperia, società in house providing del Comune, quindi di fatto già al Comune, come hanno fatto notare il capogruppo di Imperia di Tutti Imperia per Tutti Roberto Saluzzo e quello di Imperia al Centro Guido Abbo. Andrea Landolfi, (Obiettivo Imperia) ha sottolineato che oggi l’introito diretto del Comune sui parcheggi è di 60mila euro a fronte degli oltre 2 milioni di incassi.
Un altro punto in discussione, criticato dal capogruppo Pd Fabrizio Risso, è quello di destinare meno fondi alla Seris, la società gestita da Vincenzo Costantini che si occupa di refezione scolastica. L’Assessore Giribaldi ha spiegato che la riduzione dei fondi è dovuta all’utile conseguito dalla società lo scorso anno, “che non ha necessità di tutti i denari che corrisponde annualmente il Comune, perché userà solo una parte degli utili accantonati”.
“E’ un servizio che ritengo fondamentale e delicato – ha sottolineato Risso - che riguarda la ristorazione dei bambini e su questo occorre fare molta attenzione. È vero che Seris ha avuto degli utili ma invito all'attenzione perché in questi anni la società ha beneficiato del Job Act, avendo per questo sgravi fiscali per tre anni, ma mi sembra che il periodo stia scadendo, per cui andrà incontro a maggiori oneri contributivi”.
Anche la consigliera Ponte si è detta critica all’ipotesi di riduzione dei fondi alla Seris, ma dalla maggioranza Landolfi rassicura che il servizio non sarà mutato dal punto di vista qualitativo. Durante la discussione sulla pratica si è affrontato anche il tema del fallimento di Eco Imperia. Una notizia che ha colto di sorpresa anche l’Assessore Giribaldi, come lei stessa ha ammesso, chiarendo di aver presentato ricorso per revoca. Infine si è discusso anche dell’istanza di concordato in bianco presentato da Amat che entro sessanta giorni dovrà presentare il piano di risanamento dei debiti.