A chiudere la seduta del consiglio comunale di Sanremo è stata la pratica sull’istituzione e l’applicazione, a partire dal 2019, dell’imposta di soggiorno. La discussione è stata aperta dall’assessore al turismo Marco Sarlo, che ha illustrato i dettagli della Tassa di Soggiorno “Si prevede che il 60% del ricavato sia utilizzato per la promozione ed il restante 40% sarà a disposizione del Comune che lo potrà utilizzare, per esempio, per interventi sull’arredo urbano – ha spiegato – Abbiamo fatto seguito al protocollo di intesa con le associazioni degli albergatori. L’accordo prevede anche che si inizi a lavorare su un piano di marketing. La tassa di soggiorno varia da un minimo di 0,5 euro ad un massimo, in base alla tipologia della struttura, di 3 euro. Ci sono poi una serie di esenzioni per disabili, bambini, giornalisti durante il loro lavoro, ecc”. L’assessore Sarlo ha poi confermato come, al 30 Settembre, i dati turistici su Sanremo abbiano evidenziato un sostanziale pareggio con i numeri registrati lo scorso anno “A differenza di altre località che hanno subìto un calo, come ad esempio Diano Marina - 5,8%e Rapallo -5,7%”. A Sanremo la permanenza media varia tra le 2,5 ed i 3 giorni, per questo è stata decisa l'ulteriore esenzione per chi rimane oltre i 5 giorni.
“Grazie a questa tassa di soggiorno si potranno investire risorse nella promozione, ed è quello che oggi non è possibile – ha detto il sindaco Alberto Biancheri - Il Comune si sta attrezzando per avere nuove figure per gestire queste risorse. E’ stato fatto anche un grande lavoro come tavolo di concertazione con le associazioni, affinché sia una risorsa per tutta la città”.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Paola Arrigoni ha poi riportato alcune dichiarazioni dello stesso Sarlo, rilasciate negli scorsi anni nel ruolo di Presidente della Federturismo, in cui si dichiarava contrario alla Tassa di Soggiorno. “Tutte queste preoccupazioni ora non ci sono più ?” si è domandata. L’esponente pentastellata ha poi rilevato alcune critiche in merito a ‘Sanremo Plus’ rilevando alcune critiche, tecniche e di fruibilità, sul suo utilizzo. “Dove è inoltre un progetto per il rilancio turistico della città ?” ha concluso.
Contrario si è dichiarato anche Fabio Ormea di Sanremo Insieme “Questo è un regolamento generico e poco incisivo – ha dichiarato – Manca poi una proporzione tra chi ha più capacità di spesa, pernottando più notti anche oltre le cinque, e chi ne ha meno”. Infine per noi il conflitto di interesse dell’assessore Sarlo è presente, essendo stato lui direttore di albergo”.
Robert Von Hackwitz di Sanremo Attiva ha invece lamentato il poco tempo messo a disposizione dei consiglieri per studiare la pratica. ”La nostra assemblea che ha analizzato la pratica non ha trovato una sintesi comune – ha detto – Per questo ci asterremo”. Il capogruppo del Partito Democratico Mario Robaldo si è complimentato per il risultato ottenuto. “Gli operatori avranno la possibilità di incidere sul programma e sui modi di fare pubblicità a Sanremo – ha dichiarato – Io sono sempre stato favorevole alla tassa di soggiorno. Quando vado in vacanza e la pago, non è per me un peso ma guardo solo quello che mi viene dato in cambio. E’ importante avere un entrata in più per la promozione e lo sviluppo turistico”.
Per il gruppo Sanremo al Centro ha parlato il consigliere Giusepe Faraldi, che ha riconosciuto il lavoro svolto in seno all’Amministrazione Comunale dall’assessore Marco Sarlo e in Regione da Gianni Berrino in qualità di assessore al turismo. “Quando si spiega che il 60% dei soldi chiesti ai turisti vengono spesi nella promozione – ha detto – la tassa è stata accolta favorevolmente anche dagli albergatori. Non è infatti stato semplice far capire ad un operatore che deve diventare ‘esattore’ per conto del Comune. In questo si sono dimostrate persone intelligenti. Anche per le case vacanze si è lavorato bene, ed hanno lavorato proficuamente gli agenti della Polizia Municipale che ha potato ad una regolarizzazione importante”.
“Lo scopo è quello di riuscire a fare tutta la promozione che la Regione, per mancanza di fondi, non può fare – è intervenuto Gianni Berrino di Fratelli d’Italia – Le somme destinate al turismo, pari a 1 milione e 200 mila euro, posso confermare che non sarà toccata. E’ necessario promuovere un comprensorio ampio, entroterra compreso, a vantaggio di tutto il territorio. Per gli utilizzi dei ricavi si può pensare all’incremento di servizi come i trasporti pubblici urbani o le navette per San Romolo. Rimane la parte delicata del 40% degli investimenti che devono essere strettamente a fini turistici”.