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Politica | 13 novembre 2018, 18:22

Ventimiglia: ordinanza sulle slot machine, i tabaccai non ci stanno e temono per il futuro delle loro attività “Alcuni di noi saranno costretti a licenziare dei dipendenti”

Cinzia Zecca, da poco tra i consiglieri di Confcommercio, non condivide il provvedimento soprattutto perché questo potrebbe creare, a suo dire, anche dei problemi a livello di sicurezza

Ventimiglia: ordinanza sulle slot machine, i tabaccai non ci stanno e temono per il futuro delle loro attività “Alcuni di noi saranno costretti a licenziare dei dipendenti”

“Siamo rimasti un po’ sconcertati da questo orario così restrittivo. Posso capire che quello delle slot machine sia un discorso delicato, ma noi che facciamo parte di una categoria legalizzata dallo stato, quindi non facciamo altro che espletare questo ed avendo investito in questo settore.” A dirlo è Cinzia Zecca, titolare della tabaccheria omonima nel centro storico di Ventimiglia. Questa mattina quando ha alzato la serranda della sua attività ha dovuto attaccare alla porta un cartello in cui indicava lo spegnimento delle slot machine dalle 7 alle 19 e così sarà finché l’ordinanza firmata dal Sindaco Ioculano resterà in vigore. 

Cinzia Zecca, da poco tra i consiglieri di Confcommercio, non condivide il provvedimento  soprattutto perché questo potrebbe creare, a suo dire, anche dei problemi a livello di sicurezza: “Attorno alla tabaccheria ruota tutto il ‘vizio regolarizzato’ - continua - abbiamo a che fare con degli statuti e delle regole molto serie. Questa ordinanza va ad intaccare tutti, dal piccolo al grosso. Il vizio se uno vuole lo trova ovunque, infatti la slot occupa una parte, ma non la principale nel mondo del tabacchi, ma serve ad ovviare ad alcune spese. 

L’ordinanza, inoltre, se non volessi perdere grosse somme, mi costringerebbe a tenere aperto dalle 7 di sera in poi, ma questo oltre ad essere un problema di gestione personale, creerebbe un rischio, quello di un’attività aperta di notte, soprattutto con la situazione che c’è a Ventimiglia.” 

Provvedimento quello che disciplina gli orari di accensione che, in attività più grosse, potrebbe mettere a rischio anche il posto di lavoro di alcuni dipendenti, è il caso della Tabaccheria del Borgo di Angelo Barrese. “Ci sentiamo molto penalizzati - spiega quest’ultimo - noi abbiamo anche due dipendenti, se avremo delle perdite, per forza di cose dovremmo lasciarne uno a casa. Stiamo aspettando di capire come si evolveranno le cose, ma in questo momento siamo molto preoccupati, abbiamo rilevato l’attività e ci abbiamo anche investito molto, questa proprio non ci voleva.” 

Simona Della Croce

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