Politica - 13 novembre 2018, 22:50

Sanremo: il consiglio comunale approva l’adesione al Coordinamento nazionale per la difesa della Giustizia di prossimità

La pratica ha ricevuto il voto favorevole di tutti i gruppi consiliari, ad eccezione solo del Movimento 5 Stelle che si è astenuto.

L’adesione al Coordinamento nazionale per la difesa della Giustizia di prossimità è stato al centro della seconda parte del consiglio comunale. Un argomento già “sfiorato” durante le interpellanze. L’adesione al Coordinamento è stata annunciata dal sindaco Alberto Biancheri. “E’ una scelta che purtroppo è dovuta ai criteri direttivi del Decreto del 7 Settembre del 2012 quando vennero soppressi i Tribunali – ha detto il Primo Cittadino - Oggi ci sono delle aperture tramite questa adesione per la possibile riapertura di alcuni Tribunali, soprattutto nelle città di confine come Sanremo. A breve avremo a Catania una riunione per capire come agire. Come sede si stanno facendo valutazioni su valle Armea come l’ex macello, il mercato ed un’altra location. E’ un cammino lungo ma noi ci crediamo. Se ci fosse la possibilità in urgenza di riaprire il Tribunale nel 2019, si potrebbe valutare la sede dell’Amaie che momentaneamente potrebbe essere spostata altrove”.

“La chiusura del Tribunale era stata una scelta scellerata – è intervenuto Gianni Berrino  di Fratelli d’Italia – che ha causato un disservizio notevole per i cittadini ed una notevole diminuzione di ricchezza nelle città che ospitavano queste strutture. Il Comune di Sanremo, una volta entrato nel Coordinamento, dovrà spiegare tutto questo disagio. Si parla di nuove sedi, ma queste dovranno essere rese idonee ad ospitare un Tribunale e dovranno avere spazi adeguati con le suddivisioni necessarie. Mi chiedo comunque dove si troveranno i fondi, dato che le spese sono a carico dei Comuni ?”.

“Per riavere una sede per il Tribunale bastava non vendere quella precedente – ha detto Paola Arrigoni del Movimento 5 Stelle – Quella decisione è stata una delle pagine più nere di questa Amministrazione. Le idee per valorizzare l’ex Tribunale erano tante, ma non certo la sua vendita o meglio la sua svendita. Noi siamo ovviamente a favore di una riapertura del Tribunale. Occorre infatti fare una distinzione tra uno Sportello di prossimità ed un Tribunale”. L’esponente di opposizione, dopo aver citato una dichiarazione del Ministro della Giustizia, ha annunciato la propria astensione.

Ha poi preso la parola il capogruppo del Partito Democratico Mario Robaldo. “Mi sono stufato di sentirci accusare per la vendita dell’ex Tribunale. Bisogna intanto rendersi conto cosa voglia dire sforare il patto di stabilità di diversi milioni. Il Tribunale è stato venduto negli ultimi giorni dell’anno proprio perché sono state cercate tutte e soluzioni per evitarlo. Sono state fatte tre aste, con il prezzo ribassato perché andate deserte. Poi è stata contattata la Cassa Depositi e Prestiti che ha fatto una valutazione di 7 milioni, guadagnando quindi 1 milione rispetto a quanto lo Stato voleva pagare. Per la nuova sede stiamo studiando per non farci trovare impreparati”.

In linea si è dichiarato Adriano Battistotti, consigliere di Sanremo al Centro, che ha criticato le “strumentalizzazioni fatte dal consigliere Arrigoni”. “Credevo che questo tipo di pratica, dopo gli interventi del sindaco e del consigliere Berrino, meritasse solo un’approvazione condivisa – ha detto – Il Tribunale di Sanremo non è sempre stato li, ma è stato in piazza Colombo, a villa Ormond e prima ancora nella città vecchia. Se non fosse stato venduto, oggi risulterebbe inutilizzato da tre anni e sarebbe stata una vera sciagura. Lodevole iniziativa è invece quella di creare lo Sportello di Prossimità. Il disagio attuale maggiore è infatti quello della cittadinanza, per questo ha senso parlare di Giustizia di Prossimità. Vogliamo infatti tutelare gli interessi dei cittadini”.

A rimarcare i problemi derivati dall’unificazione del Tribunale con quello di Imperia è stato Simone Baggioli di Forza Italia che ha poi criticato le modalità di vendita dello stabile matuziano. “Da una stima iniziale di 15 milioni di euro è stato infine venduto a 8 milioni -ha detto – Condivisibile può essere la scelta di individuazione dei locali dell’Amaie che a sua volta sarebbe trasferita al Mercato dei Fiori, anche se bisogna capire se gli spazi siano sufficienti”.

E’ poi intervenuto il sindaco Alberto Biancheri che ha annunciato l’apertura dello Sportello di Prossimità ed ha parlato della vendita dell’ex Tribunale (vedi articolo a parte).

“Voteremo a favore della pratica – ha detto Robert Von Hackwitz di Sanremo Attiva – la prospettiva di riavere un Tribunale non può infatti che trovarci d’accordo. Saremo sempre a favore di tutto quello che va a vantaggio della cittadinanza. Per quel che riguarda la vendita dell’ex sede del Tribunale eravamo contrari ma ormai è andata. In generale siamo contrari alla vendita di beni pubblici".

Fabio Ormea di Sanremo Insieme si è dichiarato favorevole all’individuazione dell’attuale sede dell’Amaie per il possibile ritorno del Tribunale. “Sono poi favorevole allo Sportello di Prossimità – ha detto – che va incontro alle esigenze dei cittadini”.

“Per un Tribunale servono una cinquantina di stanze, più  aule, archivi, corridoi e servizi – è intervenuto Gianni Berrino di Fratelli d’Italia -  Dubito che all'Amaie ci stia un Tribunale. Bisogna poi reperire i fondi necessari. In merito alle dichiarazioni del Ministro Alfonso Bonafede, riportate dal consigliere Paola Arrioni, mi preoccupa l’astensione del Movimento 5 Stelle, essendo loro al Governo ed avendo il Ministro competente. Se non ci crediamo neanche a livello locale, credo che sia difficile ottenerlo a livello nazionale, questo mi preoccupa non poco”. “Il ritorno del Tribunale semplificherà la vita a tantissimi cittadini - ha aggiunto, sempre Fratelli d’Italia, Luca Lombardi - Chiedo a tutti di fare una riflessione e di fare un voto unitario”.

A chiudere la discussione è stato Alessandro Sindoni, del gruppo Sanremo al Centro, che ha elogiato i consiglieri di opposizione che svestendo le posizioni politiche hanno accolto questa pratica. “Il problema oggi non è che non ci sia una sede del Tribunale, ma che non ci sia un Tribunale – ha detto – Bisogna far capire al Governo che ci può essere la sede e che la scelta di chiudere il Tribunale di Sanremo è stata estremamente sbagliata. Siamo pronti ad andare a Roma a parlarne con il Ministro Bonafede”. Sindoni è inoltre il coordinatore per Sanremo del Comitato nato proprio con l'intento di riportare il Tribunale a Sanremo.

Anche Alessandro Lanteri del Partito Democratico ha auspicato un’approvazione all’unanimità. Al finale il Movimento 5 Stelle è però rimasto sulla sua posizione, confermando la propria astensione.

Federico Marchi