Preferiscono non rispondere o comunque glissare i componenti della Commissione di ‘Area Sanremo’ dello scorso anno, messi sotto accusa questa mattina da Graziella Marchi, promoter sarda che ha presentato (cliccando QUI) contro i componenti (il Presidente Massimo Cotto, Stefano Senardi, Antonio Vandoni, la cantante Amara, Maurizio Caridi, Franco Zanetti ed il sanremese Maurilio Giordana) un esposto in Procura (poi inviato per conoscenza anche al Sindaco ed alla Rai).
La Marchi sostiene infatti che, gli 8 vincitori del concorso dello scorso anno sarebbero stati avvantaggiati rispetto ad altri, soprattutto quelli che lei aveva portato dalla Sardegna, dopo il passaggio dalla finale regionale. Addirittura ha sostenuto che alcuni cantanti sarebbero stati aiutati dal 'service audio'.
Il più duro di tutti è sicuramente il Presidente della Fondazione Sinfonica, Maurizio Caridi: “Agiremo legalmente per la tutela della nostra immagine, anche in sede penale. Per il resto preferiamo attendere i legali che parleranno al posto nostro”.
Sulla stessa linea, trincerata dietro un ‘no comment’, per il presidente della Commissione, Massimo Cotto: “Preferisco non rispondere e non commentare nulla. Certamente chiederemo i danni a Graziella Marchi, querelandola per diffamazione”.
Abbiamo sentito lo speaker Maurilio Giordana (anche presentatore e grosso esperto musicale) che faceva parte della Commissione. Anche lui non ha voluto commentare: “Per ora non rispondiamo alle accuse".
Ora chiaramente si aprono diversi scenari per una vicenda che, questa mattina ha vissuto l’atto mediatico sanremese ma che aveva già visto qualche botta e risposta a livello nazionale, su RockOl e AllMusic. Il rischio per Graziella Marchi è, nel caso in cui il suo esposto-querela non dovesse trovare una vittoria legale, che la stessa si ritrovi con una lunga serie di denunce per diffamazione, sia da parte della Commissione che della stessa Fondazione Sinfonica e degli artisti che hanno vinto lo scorso anno ‘Area Sanremo’.