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Economia | 13 ottobre 2018, 09:01

Prendersi cura delle bellezze della Liguria: un compito per tutti a costo zero

La conformazione territoriale rende questa regione unica e speciale e fa sì che lo siano di conseguenza anche i suoi monumenti.

Prendersi cura delle bellezze della Liguria: un compito per tutti a costo zero

La Liguria è fra le prime tre regioni più piccole d’Italia, ma può vantare alcune delle cose più spettacolari di tutto il Paese. Fra le Cinque Terre, Porto Venere, Rapallo, Sanremo, Moneglia e Portofino i visitatori possono letteralmente innamorarsi di questa terra. La conformazione territoriale rende questa regione unica e speciale e fa sì che lo siano di conseguenza anche i suoi monumenti.

Molti di questi, per l’appunto, sono arroccati sulle rocce a strapiombo sul mare, su spiagge strette, in cima a stradine scoscese, che li rendono speciali e caratteristici. Molti di questi monumenti rientrano oggi sotto la protezione del Fondo Ambiente Italiano che li ha in proprietà o in concessione.

Fra questi ci sono Casa Carbone, l’Antica Barberia Giacalone, Torre di Punta Pagana, Punta Mesco e, fra i tanti altri, anche la meravigliosa e unica Abbazia di San Fruttuoso a Portofino, con le aree boschive attorno. Questo complesso monastico è famoso in tutto il mondo perché è unico nel suo genere e perché si trova in un luogo che, già di per sé, è sicuramente un fiore all’occhiello del nostro Paese. La particolarità è data anche dal fatto che il luogo si raggiunge solo a piedi o via mare.

Abbazia di San Fruttuoso: perché è così importante

Nella baia di Capodimonte a Portofino (Camogli) sorge l’Abbazia di San Fruttuoso, bene protetto FAI ed edificio monastico unico in tutto il mondo, anche per l’ubicazione spettacolare. Nel complesso, composto da chiesa, chiostro e abbazia, quest’ultima è la più antica, risalente di preciso al X-XI secolo. Il nome richiama quello del santo, le cui reliquie sono state spostate a opera di monaci greci. L’architettura dell’edificio richiama in molti dettagli palazzi nobiliari tipici di Genova e ha delle splendide arcate, volte a crociera, colonnati e decorazioni tipiche dell’arte della regione.

L’abbandono degli edifici da parte dei monaci nel XV secolo ne determinò il progressivo declino e rovina. A seguito di un’alluvione, inoltre, il complesso monastico è andato in parte distrutto all’inizio del Novecento, dopo un primo restauro statale, a seguito della donazione al FAI nel 1983, è iniziata poi una seconda approfondita fase di restauro per ridare l’originaria bellezza agli edifici finalmente conclusa nel 2017.

Come puoi prenderti cura dell’abbazia anche tu?

I beni culturali sono elementi preziosi per ogni territorio perché ne sono anima e centro economico. Ogni anno migliaia di turisti accorrono per visitare l’abbazia di San Fruttuoso e, per questo, è importante che sia ben conservata, valorizzata e tenuta sotto controllo. Ogni anno ogni cittadino contribuente ha la possibilità di offrire il proprio contributo in modo “gratuito” al FAI per la conservazione di questo complesso monastico.

È infatti possibile donare il 5 per mille in dichiarazione dei redditi semplicemente indicando il FAI (codice fiscale: 80 10 20 30 154) come beneficiario del 0,5% di irpef. Questo versamento non comporta costi aggiuntivi per il contribuente, visto che indicandolo nella dichiarazione la percentuale viene tolta dalle tasse che comunque egli andrebbe a pagare. Donare il 5 per mille al FAI è un piccolo gesto che può fare la differenza.

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