L’introduzione della tassa di soggiorno e una promozione via web più efficace e consapevole sono le armi che il Comune di Sanremo sta preparando per fare qualche passo avanti in ottica 2019.
Mentre sono ormai realtà le tre nuove app e il nuovo sito promozionale “Sanremo Plus”, in questi giorni è stata ufficializzata l’annunciata introduzione della tassa di soggiorno. Dai 50 centesimi per i campeggi ai 3 euro per gli hotel di lusso (i 4 stelle pagheranno 2 euro), finalmente anche a Sanremo i turisti pagheranno la tassa giornaliera che, nelle intenzioni di amministrazione e albergatori, servirà per il proprio 60% al finanziamento delle attività promozionali della città.
“È il frutto di una serie di incontri con gli albergatori – dichiara ai nostri microfoni l’assessore al Turismo del Comune di Sanremo Marco Sarlo – noi abbiamo accettato e preso in considerazione tutte le proposte che hanno presentato. Ieri è stato formalizzato il protocollo di intesa, entro oggi avranno la bozza e la prossima settimana formalizzeremo il documento sul quale si basa l’applicazione della tariffazione e l’utilizzo del 60% degli introiti per l’attività commerciale già dal 2019. Le associazioni hanno ottenuto dal Comune di anticipare i fondi per l’attività commerciale. Si prevede l’introduzione dopo tutto l’iter che prevede prima la giunta, poi il consiglio comunale entro la fine di novembre. La tassa sarà applicata dopo il giugno 2019”.
“Abbiamo anche stabilito le tariffe e le regole per l’applicazione – prosegue Sarlo – non sarà in vigore in bassa stagione ad eccezione della settimana del Festival e del periodo di Capodanno, non la pagheranno i ragazzi fino ai 14 anni e non si pagherà dopo il quinto giorni di permanenza”.
Durante le prima riunioni con gli albergatori si era parlato anche di una uniformità con il Comuni limitrofi per evitare una sorta di concorrenza sleale. Oggi sulle pagine di Sanremo News abbiamo raccolto le dichiarazioni di Giorgio Giuffra, sindaco di Riva Ligure, contrario all’introduzione della tassa ed ecco come risponde Sarlo: “Il Patto del Turismo prevede una certa condivisione della tassa di soggiorno per destinazione e noi l’abbiamo fatto nei confronti di Ospedaletti e Taggia. Non c’è un obbligo, ma solo uno scambio di informazioni. Gli albergatori di Sanremo trovano giusto che si inizi ad avere fondi per l’attività commerciale, si possono anche fare molte cose ma senza la capacità di promuoverle servono a poco. Dal momento in cui i Comuni hanno i fondi mi sembra corretta l’introduzione della tassa”.