Attualità - 16 settembre 2018, 19:14

'Beyond the border': in mostra in Inghilterra gli scatti realizzati a Ventimigllia dal cuneese Luca Prestia

Immagini scattate sia a Palermo che al confine con la Francia, dove il fotografo cuneese ha passato molto tempo. La mostra è finanziata dal governo inglese e dall'Università di Reading

Il fotografo cuneese Luca Prestia dal prossimo 18 settembre e fino al 1° ottobre 2018 sarà protagonista di una mostra a Reading, in Inghilterra, presso la Reading Central Library in Abbey Square.

La mostra è realizzata grazie a finanziamenti del governo inglese (ESRC - Economic & Social Reasearch Council) nell'ambito di un progetto di ricerca coordinato dal Dipartimento di linguistica dell'Università di Reading. Il progetto è internazionale e ha coinvolto oltre all'Uni di Reading, anche un ateneo in Grecia, uno in Libano e l'Uni di Palermo.  

Il focus di questo progetto era legato ai processi di alfabetizzazione dei migranti che giungono in Europa, quindi un argomento piuttosto attuale. Prestia, su commissione, ha realizzato un reportage a Palermo. L'università di Reading ha finanziato la mostra in cui saranno esposte alcune foto di Palermo e 18 gigantografie di un lavoro fatto a Ventimiglia sui migranti. La mostra girerà altre città e si punta a farla arrivare anche in Italia.

Nella prefazione al catalogo, scritta da Federico Faloppa, si legge: "Che cosa sappiamo vermante dei confini? Tutto cambia se sei un cittadino non europeo che vuole viaggiare attraverso l'Europa. Se vieni dal Gambia, dal Mali, dal Sudan o dall'Etiopia, dimentica quello che ho appena detto. I confini non hanno mai cessato di esistere per te. Al contrario, sono diventati barriere mortali, porte chiuse, recinti di filo spinato e muri insormontabili. Sono tutto tranne un passaggio nello spazio e nel tempo. Perché per te lo spazio è proibito e il tempo sarà presto sospeso. Il confine mostra la sua crudeltà. Lo spettacolo crudele del confine.

Ventimiglia è esattamente uno di questi confini, di questi lembi di confine. Un'astrazione amministrativa per noi, una realtà complessa per "gli altri". Punto di transito informale, Ventimiglia è l'ultima città italiana prima del confine francese. È servito da punto di transito cruciale per i migranti tunisini nel 2011, quando la Francia ha ristabilito i controlli alle frontiere con l'Italia. Nel giugno 2015, a causa dell'aumento del numero di migranti che attraversavano il confine italo-francese, la Francia ha sospeso nuovamente i suoi compiti nell'ambito dell'accordo di Schengen e ha ripristinato i controlli alle frontiere. Lo spazio tra la città di Ventimiglia e il confine franco-italiano è stato nuovamente trasformato in una zona di confine dove la maggior parte dei migranti è rimasta bloccata per settimane".

Luca Prestia ha passato molte settimane lungo quel confine. E racconta ciò che ha visto attraverso la sua fotografia non enfatica. "La fotografia di Luca non è mai compiacente, né tematica né tecnica. Gli esseri umani non sono mai "solo" vittime passive o potenti ribelli che prendono il loro destino nelle loro mani. Sono transitori, fragili ma uomini e donne reali, su una traiettoria, nel loro viaggio, il cui esito non può essere dato per scontato. Ecco perché il suo atto di registrazione, di fronte alla presenza di esseri umani, è sineddochico (una mano, un piede, una maglietta rappresenta l'intero essere): l'atto di vedere e interpretare può essere solo parziale. I frammenti significativi sono più rivelatori delle totalità composte artificialmente. Nell'arte come nella vita".

B. Simonelli