Si rinnova l’appuntamento con il Festival degli Chef. La grande cucina nazionale e internazionale alla conquista di Sanremo con una lunga serie di eventi dal 4 al 7 ottobre. L’evento è stato presentato questa mattina al Casinò di Sanremo alla presenza del direttore generale Giancarlo Prestinoni, del consigliere Olmo Romeo e dei rappresentanti della rete di impresa Sanremo On.
Tanti gli appuntamenti in programma per quattro giorni all’insegna del gusto nella Città dei Fiori. Il clou sarà il 5 ottobre con il vero e proprio Festival degli Chef 2018 al Teatro dell’Opera del Casinò. Sabato 6 ottobre, inoltre, è in programma il Gala del Festival degli Chef al Roof Garden della Casa da Gioco matuziana oltre alla conferenza “Cultivar taggiasca: quale futuro?” al Teatro dell’Opera. Dal 4 al 7 ottobre al Forte di Santa Tecla spazio al Cibo d’autore e la Via dei presidi Slow Food mentre a Pian di Nave ci sarà il villaggio dei produttori italiani. Ma il Festival degli Chef andrà anche a “invadere” la città con menu a tema in tutti i ristoranti di Sanremo che hanno aderito all’iniziativa. Madrina della manifestazione sarà Cristina Chiabotto che, insieme allo chef Davide Scabin, ricostituirà la coppia di “Giallo Zafferano”.
“Crediamo molto in questi eventi che rappresentano il benessere del buon cibo – ha dichiarato durante la presentazione il direttore generale del Casinò di Sanremo Giancarlo Prestinoni – grazie a Sanremo On per aver creato questo format molto originale che non è solo un evento di una giornata ma si sviluppa su più giorni in modo da soddisfare tutte le aspettative del pubblico. Ospitiamo tre eventi importanti destinati a ripetersi nel tempo facendo nascere un’importante consuetudine di enogastronomia da portare avanti nel tempo”.
Le interviste.
Ci saranno anche i liguri Giorgio Servetto (Nove di Alassio), Marco Visciola (Il Marin di Genova) ed Emanuele Donalisio (Giardino del Gusto di Ventimiglia) tra i nove cuochi che si sfideranno venerdì 4 ottobre per l’edizione 2018 del Festival di Sanremo degli Chef.
L’evento è in programma nel Teatro dell’Opera del Casinò sanremese (lo stesso che ospiterà l’anteprima del Festival canoro a dicembre) e l’esibizione degli chef si svolgerà in diretta, davanti al pubblico in sala e soprattutto davanti ad una giuria di grandi personaggi del mondo del Food. In pole position Davide Scabin, istrionico chef pluristellato, personaggio televisivo e titolare del ristorante Combal Zero di Torino. Accanto a lui la brava e bella Cristina Chiabotto a ricomporre così la coppia già protagonista sui canali Mediaset della trasmissione Giallo Zafferano. Giurato e co-conduttore anche Paolo Massobrio, critico gastronomico e autore dell’omonima guida. Previsti, inoltre, momenti musicali e di spettacolo.
Una serata, comunque, tutta dedicata agli chef e alla loro creatività e bravura, nell’ambito di una manifestazione incentrata sul mondo del cibo - “Sanremo con Gusto” - che si articolerà in quattro giorni, dal 4 al 7 ottobre, tra esposizioni di prodotti, degustazioni, menù a tema, incontri e convegni, con la partecipazione significativa di Slow Food.
Tornando al Festival degli Chef, i nove cuochi selezionati rappresentano ben sei regioni d’Italia e ovviamente anche modi differenti di concepire la cucina. Insieme ai liguri Giorgio Servetto (Nove di Alassio), Marco Visciola (Il Marin di Genova) ed Emanuele Donalisio (Giardino del Gusto di Ventimiglia), a cucinare in palcoscenico ci saranno anche i piemontesi Marco Rossi (Mugnaia di Ivrea) ed Enrico Pivieri (Cavallo Scosso di Asti), il lombardo Damiano Dorati (Le Cave Cantù di Casteggio), il toscano Diego Poli (Filippo Mud di Pietrasanta) e il veneto Marco Volpin ( Le Tentazioni di Padova ).
Piatti fantasiosi e prelibati, legati ai prodotti dei territori, protagonisti loro di questo nuovo Festival anche nell’abbinamento “cibo & canzoni” tema di questa edizione. Sotto gli chef protagonisti del Festival
Marco Volpin - Ristorante Le Tentazioni - Padova
“Le Tentazioni” nasce dal sogno di Marco Volpin e Daniel Marzotto di aprire il proprio ristorante. Frutto di svariate esperienze internazionali i due giovani decidono di rientrare in Italia per creare una valida alternativa alla ristorazione locale senza dimenticare le proprie origini. In sala troverete Daniel che con il suo staff vi accoglierà e coccolerà con un caloroso servizio e un’ampia carta dei vini e dei distillati. Lo Chef Marco ai fornelli con la sua brigata vi vizierà con deliziosi abbinamenti basati sulla cultura mediterranea e fusion. Marco infatti può vantare numerose esperienze in ristoranti gourmet al fianco di grandi Chef come Heston Bloomenthal, Martin Berasategui & Quique Dacosta.
Davide Mea - Ristorante “ La Taverna del Mozzo “ – Marina di Camerota
Chef Davide Mea, classe '83, laureato in Economia del Turismo a Napoli, cuoco autodidatta e figlio di ristoratori. Dopo una breve esperienza all'estero apre - con la moglie Assunta - un ristorante sul mare a Marina di Camerota, perla della costa del Cilento: La Taverna del Mozzo. La Taverna del Mozzo nasce come semplice “cuopperia” nel 2012, nel corso degli anni, la passione per la cucina e per il territorio la taverna è diventata un piccolo ristorante. Un ritrovo per gourmet ma anche per semplici appassionati della cucina di qualità. La nostra linea è caratterizzata dall'utilizzo esclusivo di pescato locale attraverso l’acquisto diretto dai pescatori del posto, mentre le altre materie prime provengono dall’orto da piccoli coltivatori locali certificati. Al comando del "mozzo" c'è lo chef Davide, che rielabora i piatti della tradizione in modo alternativo e originale. "Giochi" di gusto e sapori raccontati attraverso "semplici ingredienti".
Damiano Dorati - Hosteria La Cave Cantù, Casteggio
Damiano Dorati, classe 1984, nasce a Varzi, un territorio dell’Oltrepò Pavese ricco di influenze storiche e gastronomiche. Inizia giovane ad appassionarsi di cucina, grazie alla tradizione familiare che tramanda ricordi e ricette. Dall'intreccio tra storia familiare, formazione ed esperienza, nasce uno stile di cucina personale e contemporaneo, focalizzato sulla tradizione gastronomica e i prodotti del territorio reinterpretati in chiave moderna e intrecciati a consuetudini ed eccellenze gastronomiche scoperte nei viaggi in altri continenti, in particolare il Sud America. Una cucina caratterizzata da padronanza della tecnica e apertura all’innovazione, equilibrio fra sapori e ricerca di accordo tra elementi anche dissonanti, attenzione a stagionalità e provenienza dei prodotti e cura dell’armonia del piatto. Nel 2015, insieme alla compagna di vita e di lavoro Maria Peña, apre l’Hosteria La Cave Cantù a Casteggio (PV), segnalata sulle principali Guide gastronomiche e ormai luogo di riferimento per la cucina d’autore creativa e di qualità dell’Oltrepò.
Marco Visciola - Il Marin – Ristoro del Porto Antico - Genova
nasce a Bogliasco e si avvicina alla cucina in modo completamente autonomo. Inizia grazie al nonno e al suo peregrinare attraverso le tavole liguri più sincere e genuine per arrivare a una versione gourmet sotto l'ala di Serenella Medone, che lo approccia a un gusto estetico più ricercato. Qualche stage con Enrico Crippa, Fabrizio Tesse ed esperienze con Ugo Alciati ad affinare la tecnica. Poi la conoscenza con Enrico Panero e la forte influenza dell'apertura di Eataly in Corea per spalancare quella porta vista Oriente già accostata dai tempi di Crippa. Oggi, insieme alla sua brigata made in Liguria, è al timone del Marin, al secondo piano di Eataly Genova; dopo aver preso il posto di Panero di cui era secondo, gestisce sia la proposta fine dining sia i menù delle diverse postazioni tematiche sviluppate lungo lo spazio espositivo. La sua cucina è la sintesi del percorso in autonomia: la grande tradizione ligure è base indiscussa del Marin, stagione dopo stagione. Il Marin – Ristoro del Porto Antico, è il ristorante gourmet di Eataly Genova completamente dedicato al mare. Il protagonista della cucina è senza dubbio il pesce . Lo chef Marco Visciola studia e realizza ogni piatto per esaltare al meglio le materie prime di alta qualità. La sua filosofia abbraccia il miglio zero con il pescato del giorno – direttamente dalla Cooperativa di Camogli – o con le verdure stagionali e piccole chicche regionali sempre disponibili. Una cucina ligure semplice ed elegante, ma allo stesso tempo creativa e originale.
Enrico Privieri - Il Cavallo Scosso, Asti
Enrico Pivieri nasce nel 1978 ad Asti, crocevia dei territori piemontesi che, dal Monferrato alla Langa, sono riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco per la bellezza e la ricchezza di storia e tradizioni. Valori e retaggi ai quali si aggiungono le radici familiari di Enrico che affondano nell’entroterra ligure spezzino. Il suo stile di cucina, delicato ed elegante, riflette la sensibilità per il territorio in cui opera e il rispetto delle sue eccellenze enogastronomiche, scelte in base a stagionalità e qualità. Un’attenzione alla quale si uniscono la rigorosa selezione delle prelibatezze offerte dallo scenario internazionale e la predilezione per il mercato ittico della vicina Liguria, la consolidata padronanza della tecnica (è anche docente in corsi professionali), la fantasia negli accostamenti e nelle presentazioni. Il risultato è una cucina di “ricercata semplicità”, proposta al ristorante. Il Cavallo Scosso avviato ad Asti nel 2014 insieme alla compagna Barbara Tosello, ideato secondo i principi della bioarchitettura e della sostenibilità ambientale, in naturale continuità con la propria filosofia di vita e di cucina.
Marco Rossi - La mugnaia – Ivrea
Dopo studi universitari di Pedagogia e le prime esperienze in cucina, Marco Rossi si dedica alla ristorazione per quasi vent’anni. Dapprima approfondendo la cucina di montagna, in Valchiusella, alla scoperta di erbe spontanee e prodotti del bosco. Successivamente, dopo uno stage al ristorante stellato “La Credenza” apre un locale nel cuore di Ivrea, “La Mugnaia" con la moglie e sommelier Elisa Campa. Qui si dedica alla cucina di ricerca, sempre incentrata sulla qualità e sull’utilizzo creativo delle materie prime.
Giorgio Servetto - Nove – Alassio
Nato a Savona nel 1975, nell’aprile del 2005, Giorgio apre il suo primo ristorante: "Ü Sciarattü". Qui Giorgio propone piatti classici della cucina ligure e creativa, il tutto basato su un unico credo: la qualità delle materie prime. Nel 2012, è chiamato a seguire i fornelli de "La locanda dell’Asino" ad Alassio. In questo ristorante gourmet lo chef ottiene molti riconoscimenti importanti, in primis fra tutti nell’ottobre del 2014 viene premiato da "Le guide dell’Espresso" 15 su 20 e con un "cappello"; nel dicembre dello stesso anno viene premiato come "Cucina d’Autore" dalla guida del Touring Club Italiano Nel 2013 trascorre un mese presso ‘Antica Osteria del Ponte’ a Cassinetta di Lugagnano (MI), un tempio della cucina italiana. Nel gennaio 2015, frequenta per diverse settimane le cucine dello chef Enrico Bartolini al ristorante "Devero", due stelle Michelin, a Cavenago di Brianza (MB). Proprio nelle cucine dello chef Bartolini emerge un nuovo Giorgio, aperto ad una visione completamente diversa, più ampia e moderna della cucina. Nel marzo 2016 viene assunto come Executive Chef presso l’historical suite relais Villa della Pergola ad Alassio (SV). Dall’unione della freschezza e innovazione della cucina dello Chef Servetto e l’eleganza storica e intramontabile del relais, nasce una nuova combinazione: NOVE. Quest'anno lo Chef Servetto è stato invitato a tenere quattro lezioni sulla cucina regionale come rappresentate della Liguria presso la Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA. Bibenda 2018 - Ristorante dell’anno - 2018 – Italy Le Guide de L’Espresso - 2 cappelli - 2018 - Italy Gatti Massobrio - Corona Radiosa - 2018 - Italy Gambero Rosso - 2 forchette - '80/100' - 2018 – Italy Touring Club Italiano - 'Cucina d'autore' - 2018 – Italy
Emanuele Donalisio - Il Giardino del Gusto – Ventimiglia
Sono cresciuto nella campagna piemontese, tra i profumi degli orti e del sottobosco e dove il buon cibo aveva un ruolo fondamentale. E' nato lì il mio amore per la cucina, tra le mura domestiche. La curiosità mi ha spinto, dopo gli studi, ad ampliare le conoscenze culinarie, prima vicina a casa presso “Flipot” e al ristorante “Il Ciabot”, poi in un 3 stelle francese (di Michel Roux) sul Tamigi, poi in tutto il mondo, chef per la compagnia Radisson Regent Seven Seas Cruises, per approdare infine in Italia e dare un senso a quel bagaglio di ispirazioni ed esperiene, per esprimere in sintesi uno stile proprio, connubio tra il punto fermo della tradizione e le realtà internazionali. Arrivato a Ventimiglia, nel 2012, ho dedicato la mia vita al “Il Giardino del Gusto” con il quale sono entrato nelle guide: Espresso (2015) Gatti Massobrio (anno 2016), Jre Italia (2016), guida Michelin (2017). Il mio menù varia nel rispetto della stagionalità e spazia dai prodotti nobili della pesca, alle grandi carni del Piemonte, dai formaggi dell'entroterra, agli ortaggi ed erbe selvatiche del territorio. Il punto di forza della mia cucina è la diffusione dei saperi e sapori del territorio, specialmente quelli meno conosciuti o in via di estinzione per preservarne la biodiversità. L'impiego di materie prime locali, a cui accostare profumi e sapori del mondo, per intrigare e trasmettere originali emozioni gustative.
Diego Poli - Filippo Mud – Pietrasanta
Diego Poli classe 1988, cresciuto in Versilia, ha sempre avuto una passione per la cucina, tramandata dalla nonna nella fattoria di famiglia. Con l'aiuto del professor Paganini, all’epoca excecutive chef è entrato nel ristorante La Magnolia dell'Hotel Byron, dove fa i primi passi nella cucina dello chef Andrea Mattei, premiata stella Michelin. Dopo le stagioni all’Hotel Byron, Diego decide di approfondire le sue conoscenze nel campo della pasticceria. Lavorando nei migliori laboratori di pasticceria e cucine in Italia , a stretto contatto con pasticceri, del calibro di Didiet Couet, Mof francese, Rolando Morandin , Frederic Bourse e Davide Comaschi. Diventa chef pasticcere all’Hotel Principe di Piemonte, dopo di che decide di tornare a collaborare con lo chef Mattei nel Relais Chateaux Borgo Santo Pietro in provincia di Siena. Da li l’esperienze al Geranium a Cophenagen (3 stelle michelin), dove si apre per Diego un concetto nuovo di cucina. Dinamica e organizzata senza dimenticare mai le proprie origine e memorie. Nel 2018 il nuovo progetto con Filippo di Bartola , come chef ,dove Diego crede in una cucina dove la portata non è basata solo sull’esecuzione ma sulle emozioni che il piatto lascia e sul divertimento che il cliente ha nel provarlo. “Filippo Mud” nasce dall’idea di creare un ambiente che racchiuda tutte le esperienze e tutte le sensazioni di Filippo. Dalla sala, al bar alla cucina: tre mondi che giocano tra di loro e cercano di intersecarsi al meglio insieme all’ospite. La volontà è quella di abbattere un muro troppo spesso alienante tra sala e cucina rimettendo al centro del progetto “il cliente”, cercando di cucirgli addosso una serata che non dovrà mai essere uguale ad un altra e che dovrà lasciare in lui la sorpresa e il piacevole stupore di un evento a lui dedicato. Una drink list, creata da Elisa Zurlini che racconta di noi attraverso la semplicità e la stagionalità degli ingredienti. Un menu, realizzato da Diego Poli, basato su una lista di 5 ingredienti stagionali da cui il cliente può attingere per crearsi in libertà il proprio piatto (dietro un attento e minuzioso lavoro di cucina ). Il piacere di sviluppare un percorso all’interno del quale ogni portata è come se fosse la portata principale.