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Eventi | 07 settembre 2018, 16:48

"Sanremo e l’Europa", l'esposizione a Santa Tecla fino al 9 settembre. Si guarda già al futuro della mostra

Proprio in questi giorni sono in corso riunioni in comune per individuare la struttura in cui ospitare la Mostra in attesa di una sua destinazione definitiva.

"Sanremo e l’Europa", l'esposizione a Santa Tecla fino al 9 settembre. Si guarda già al futuro della mostra

Il 9 di settembre, allo scoccare delle 23, la Mostra Sanremo e l’Europa chiuderà i battenti, nonostante il numero dei visitatori continui ad essere al di sopra delle aspettative, anche in una città che sta ritrovando l’abituale densità abitativa dopo il pienone vacanziero.

"Negli ultimi giorni, nei saloni di Santa Tecla, si nota la crescita del numero di sanremesi, anch’essi di ritorno a casa, mentre si fanno più rare le lingue straniere che contribuiscono a tenere acceso l’interessato cicaleccio dei visitatori: la colonna sonora dell’esposizione sin dal primo giorno. - commentano gli organizzatori - Il bilancio che si può trarre dalla più lunga delle manifestazioni che hanno animato l’estate fra Capo nero e Capo Verde è positivo: non solo nei numeri delle presenze e nella sostanza dei materiali esposti, ma soprattutto per il riscontro sui tradizionali media e sulle pagine elettroniche ai quali si aggiungono in particolare i cosiddetti social dove si rimpallano fotografie e commenti quasi ininterrottamente. Grande assente la RAI, doverosamente assorbita dalla tragedia di Genova e dal difficile e doloroso seguito di eventi".

"Tornando alla Mostra, il maggior interesse è stato riscosso dalle immagini, in buona parte inedite, che descrivono gli abitanti di allora, realizzate da valenti professionisti ed abili dilettanti. Riportano alla luce la spontaneità del loro vivere le antiche attività quotidiane: dal fiero proprietario che sorride impettito sulla soglia del negozio polilingue nelle insegne; al mulattiere che sorride accanto al furgone ultimo modello a quattro zampe e coda scacciamosche, carico di barili da portare in campagna; alla paziente camalla, che regge sulla testa il pesante carico “sostenendo” nel contempo l’intera famiglia; ai pescatori, lattai, contadini, filatrici della serie dei costumi locali creata da Pietro Guidi, che restano autentici e schietti nell’aspetto e nello sguardo, nonostante il posticcio fondale e la scenografia improvvisata con quattro sassi dal vicino torrente".

"Sono state molto apprezzate anche le didascalie tratte dalla miriade di pubblicazioni e guide dell’epoca - aggiungono - a rivelarci cosa pensassero dei nostri avi d’allora autori importanti o semplici redattori di guide; pagine zeppe di osservazioni, giudizi, episodi curiosi sulle loro condizioni di vita e “pittoresche” descrizioni del territorio. Si è constatata anche grande curiosità nei confronti dei cosiddetti artefici del progresso di quegli anni fecondi; le loro biografie sono espresse con tratti essenziali, ma sufficienti a rendere finalmente un volto a personaggi che i sanremesi attuali conoscono solo per il nome sulle targhe stradali delle vie che frequentano abitualmente: sindaci, imprenditori, membri di facoltose famiglie oppure di celebri ospiti, venuti dal resto del mondo in qualità di rispettati ospiti".

"Molte sono le immagini acquerellate o dipinte illuminate da un personale cono di luce prestate da collezionisti locali esposte nel buio di una delle sale di Santa Tecla ed esposte per la prima volta all’ammirazione del pubblico che è rimasto particolarmente colpito da un prezioso acquarello proveniente dal lontano dicembre del 1871 che fa parte di un raro album di vedute di Anna de L’Epinois Millon de Montherlant (1804-1898): una famosa viaggiatrice e pittrice che documentò con uno stile inconfondibile gli aspetti dei luoghi visitati". A Sanremo si stabilì due volte nel 1853 e nel 1871 per ritrarne 'la fascia di lussureggianti giardini con palme e grandi alberi, popolata da donne col carico sulla testa e contadini col mulo'".

"Si comincia ora a parlare nell’Amministrazione comunale sui modi per non disperdere il patrimonio di notizie e d’immagini emerso dalle ricerche e contenuto nel prestigioso catalogo in via d’esaurimento. Proprio in questi giorni sono in corso riunioni in comune per individuare la struttura in cui ospitare la Mostra in attesa di una sua destinazione definitiva. Lo scopo è quello di permetterne la fruizione anche alle scuole che iniziano in questi giorni la loro annuale missione educativa" - concludono.

C.S.

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