Maometto VI (Mehmet Vahideddin, 1861-1926) è stato il 36° e ultimo Sultano dell’Impero ottomano.
Venne deposto il 2 novembre 1922 dall’Assemblea nazionale di Ankara che abolì il sultanato proclamando la repubblica, sotto la spinta del movimento di Mustafa Kemal Atatürk.
Maometto VI si era prima rifugiato a Malta, poi fu “posteggiato” dagli Inglesi a Sanremo temporaneamente, col consenso del Governo italiano, dove giunse il 19 maggio 1923, accolto dal console inglese e da Aziz Hassan, principe egiziano residente in città da tempo.
Il sultano e il suo numeroso seguito presero alloggio a Villa Nobel (e nell’adiacente Villa Miraflores), dove lo raggiunsero le sue tre mogli.
Nei tre anni di soggiorno a Sanremo condusse una vita ritirata, con poche visite e solo qualche puntata al Casino per giocare d’azzardo.
Incontrò il re Vittorio Emanuele III nel giorno dell’inaugurazione del monumento alla Vittoria il 12 novembre 1923.
La vita della piccola corte riunita attorno al Sultano fu però turbata dal tuttora misterioso suicidio del medico personale di Maometto VI, Rechad Pascià, uccisosi la sera del 23 marzo 1924.
Per l’inverno del 1925-26 Maometto VI si trasferì a Villa Magnolie, già Villa Dufour, dove morì il 26 maggio 1926, esattamente tre anni dopo il suo arrivo in città.
La sua salma, imbalsamata, restò 30 giorni nella Villa, sigillata nella serra, sorvegliata a vista anche dai creditori insoddisfatti, fra i quali non mancavano i fornitori del costoso sarcofago intenzionati a riprenderselo.
Se il suo arrivo a Sanremo era stato oggetto di trattative fra il Governo Italiano e quello Inglese piuttosto facili, trovare il modo per traslare il feretro diede luogo ad un lungo braccio di ferro tra nazioni perché l’allora Duce dovette faticare a lungo per liberarsi della “salma bollente”, con la quale nessuno dei governi europei voleva più aver a che fare, lasciando il problema agli italiani. Che la Storia si ripeta, almeno qualche volta?
In ogni caso il 16 giugno l’ultimo Sultano d’Oriente partì con un treno speciale alla volta di Trieste e poi, con qualche artifizio, rimasto sconosciuto, riapparve a Beirut, dove permane sepolto.
La Mostra SANREMO e l'EUROPA in svolgimento a Santa Tecla sino al 9 settembre, è strettamente collegata al copioso patrimonio artistico e storico esistente nel Museo Civico di Piazza Alberto Nota in Sanremo, con la Pinacoteca Rambaldi di Coldirodi e la Chiesa di Santa Brigida nella Città vecchia; tutti luoghi che invitiamo caldamente di visitare. -
- Ingresso libero orario 17- 23.
Chiusura settimanale: il Lunedì
La Mostra proposta dal Club per l’Unesco di Sanremo “Sanremo e l’Europa: l’immagine della città tra Otto e Novecento” che si svolge a Santa Tecla resterà aperta sino al 9 settembre, e si avvale del Patrocinio del Polo Museale Ligure, del contributo del Comune di Sanremo, del prezioso aiuto degli Sponsor Banca di Caraglio, COOP Liguria, C.N.A. Imperia, UNOGAS e Impresa Marino Sanremo.
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