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Politica | 04 settembre 2018, 12:23

Sanremo: vendita di alcol ai minori, il MoVimento 5 Stelle chiede l’intervento del Sindaco “Convochi i gestori dei locali e intensifichi i controlli”

I pentastellati hanno presentato un ordine del giorno da discutere nel prossimo consiglio comunale

Paola Arrigoni e Luciana Ballestra (M5S)

Paola Arrigoni e Luciana Ballestra (M5S)

La vendita di alcol ai minori è una piaga contro la quale ogni città con vocazione turistica si trova a combattere. Ogni fine settimana nei locali di Sanremo vediamo giovani e giovanissimi con il bicchiere in mano, salvo poi ritrovarli barcollanti in giro per la città qualche ora dopo.

Nei locali non si è mai diffusa la cultura della richiesta del documento e addirittura alcuni propongono offerte convenienti per bere il più possibile spendendo il meno possibile. L’alcol ormai fa parte della vita notturna dei giovani fin dalle prime uscite serali concesse dai genitori.
A volte le forze dell’ordine sono intervenute con controlli mirati, ma il fenomeno è ben lontano dall’essere sconfitto.

In questi giorni anche la politica si è mossa per cercare una soluzione. Il MoVimento 5 Stelle Sanremo ha presentato nelle scorse ore un ordine del giorno indirizzato al Sindaco Alberto Biancheri e alla sua Giunta, documento che sarà discusso durante la prossima riunione di consiglio comunale.

Nell’Odg dei pentastellati, dopo una serie di riferimenti al fenomeno del consumo di alcol tra i minori e ai danni potenziali causati dalle sostanze alcoliche, si fa una precisa richiesta al Sindaco: “Convocare i gestori di locali pubblici atti alla somministrazione di bevande alcoliche onde fare opera di informazione e persuasione rispetto ad una serie di comportamenti illegali passibili quindi di sanzioni amministrative e penali.

Le richieste del MVimento 5 Stelle vanno anche nella direzione dei maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine oltre a una campagna di prevenzione nei locali e non solo.

Scrivono dal MoVimento 5 Stelle Sanremo: “Premesso che da qualche anno nella nostra città assistiamo al persistere ed all'accrescersi di un preoccupante fenomeno collegato ai giovani e all’alcol che consumano. Continuamente si notano, soprattutto alla sera e in particolare nei fine settimana, nutriti gruppi di giovani davanti a bar e locali, nell’atto di consumare bevande, quasi sempre se non sempre, contenenti alcolici e super-alcolici (definiti nel gergo corrente “shottini”). È un fenomeno purtroppo assai noto e che si svolge sotto gli occhi di tutti nella pressoché totale indifferenza. Questo riflette una diffusa sottovalutazione dei pericoli derivanti dall'abuso di bevande alcoliche soprattutto da parte dei minori. Nessuno intende criminalizzare a priori i gestori dei bar e dei locali pubblici che probabilmente non hanno neanche piena consapevolezza della gravità di questi comportamenti illegali, l’intenzione è piuttosto quella di accendere i riflettori su questo argomento, essendo questa una battaglia che riguarda tutti visto che si parla della salute fisica e mentale dei nostri giovani quindi del futuro stesso della nostra società. Non è certo una battaglia politica quindi ma una battaglia di legalità e più ancora di civiltà. Riteniamo dunque indispensabile un approfondimento ed una seria riflessione sull'argomento”.

E ancora: “Considerato che l'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l'alcol come una sostanza tossica che può causare dipendenza anche in misura maggiore rispetto a molte droghe e il suo consumo, se eccessivo, può provocare danni anche molto seri all’organismo, in particolare al fegato e al cervello. È la causa diretta o indiretta di diverse malattie: epatite, cirrosi epatica, tumori, invalidità e molte altre malattie croniche. Secondo i dati sempre dell’Organizzazione Mondiale della Sanità provoca circa il 50% di tutti gli incidenti (domestici, stradali, sul lavoro eccetera); l’alcol, infatti, rallenta i riflessi e causa alterazioni della vista e una ridotta percezione del pericolo. È il primo fattore di rischio di malattia cronica, invalidità e mortalità prematura nelle persone di sesso maschile di età compresa tra i 15 e i 29 anni. I giovani, infatti, sono i più vulnerabili ai danni dell’alcol. Sotto i 16 anni, gli enzimi in grado di metabolizzare l’alcol sono completamente assenti; tali enzimi arrivano a maturazione non prima dei 21 anni d’età. Ciò vuol dire che prima dei 16 anni l’alcol non dovrebbe essere assunto nemmeno in quantità moderate, in quanto l’organismo non è ancora in grado di metabolizzarlo. Tra i 16 e i 21 anni, invece, la metabolizzazione è più difficoltosa e più lenta, quindi la dipendenza arriva prima, dunque i danni dell'alcol al fegato e al cervello si verificano anche con dosi non elevate. A forti dosi l’alcol penetra nel cervello distruggendo, ogni volta ed in modo irreversibile circa 100.000 neuroni (che sono cellule “nobili”, cellule che una volta distrutte non si rigenerano, a differenza di tutte le altre del nostro organismo). Inoltre proprio a causa delle differenze di sviluppo del cervello, i giovani riescono a ingerire quantità di alcol maggiori degli adulti prima di avvertire senso di stordimento: questo favorisce la tendenza irresponsabile o inconsapevole ad abusi e causa altri effetti (come la sonnolenza, che si può manifestare all'improvviso con serie conseguenze per chi guida). Va segnalato inoltre che i danni correlati all'alcol sono più severi nelle donne che negli uomini. I motivi di questa maggiore vulnerabilità sono legati alla loro fisiologia che differisce da quella maschile per struttura fisica, corredo enzimatico ed ormonale. Nella donna infatti, la dotazione enzimatica capace di metabolizzare l’alcol è la metà di quella dell’uomo. Molto interessante una statistica pubblicata di recente dall'ISTAT che sintetizza quanto finora detto: In Italia il primo bicchiere contenente alcol viene consumato intorno agli 11/12 anni una media più bassa di tutta l'Unione Europea dove invece si assesta sui 14/15. Inoltre sempre grazie a questa statistica apprendiamo che ogni anno sono attribuibili direttamente o indirettamente al consumo di alcol: il 10% di tutte le malattie in generale il 10% di tutti tumori; il 63% di tutte le cirrosi epatiche; il 41% degli omicidi; il 45% di tutti gli incidenti; il 9% di tutte le invalidità e delle malattie croniche. La vendita e la somministrazione di bevande alcoliche a minori è severamente vietata dalla legge e che addirittura, se il soggetto interessato è minore di anni 16, è previsto anche l'arresto fino ad un anno”.

I rappresentanti del MoVimento 5 Stelle di Sanremo hanno quindi chiesto al Sindaco di “convocare i gestori di locali pubblici atti alla somministrazione di bevande alcoliche onde fare opera di informazione e persuasione rispetto ad una serie di comportamenti illegali passibili quindi di sanzioni amministrative e penali; organizzare un’efficace azione di deterrenza grazie al coordinamento delle forze di polizia operanti sul territorio (Vigili Urbani e Carabinieri); avviare una serie di iniziative pubbliche di carattere educativo e preventivo che possano coinvolgere le famiglie ed il mondo della scuola per sensibilizzare ed informare i più giovani ed anche i loro genitori, sui rischi derivanti dall'abuso di sostanze alcoliche. Ad esempio con una campagna pubblicitaria con slogan e indicazioni informative, da affiggere all’entrata dei locali pubblici, istituzionali, scolastici, negli appositi spazi pubblicitari cittadini, e più in generale nei luoghi pubblici”.

Pietro Zampedroni

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