Dal 4 al 20 ottobre del 2012 nella vecchia, ma spettacolare sede museale del Palazzo Borea, l’Istituto nazionale degli Studi Liguri organizzò una preziosa Mostra su immagini di Sanremo in epoca prefotografica,
Vennero così alla luce antiche icone (affreschi, ex voto, particolari di pale pittoriche, disegni, ecc.) dalle quali, più che la realtà ambientale, traspariva la fantasiosa inventiva e l’abilità degli autori, nei pochi casi in cui si ravvisa. L’interessante ricerca e la pubblicazione, opera di Francesca Buccafurri, Sara Chierici e Giancarlo Benza ed alcune delle opere scoperte sono state utilizzate in Mostra a Santa Tecla.
La foto presentata oggi nella rubrica è la meno attraente dal punto di vista scenografico, ma assolutamente curiosa ed intrigante sotto l’aspetto storico perché vede contrapposti gli attori più impensabili ed inaspettati per un ricorso legale a sfondo economico “al TAR dell’epoca”,
Le strutture conventuali, esistenti a Sanremo si consorziarono formando un cartello per impedire la nascita di un altro monastero, nel lontanissimo 1725.
La controversia, nata per una banale questione di decime, durò il breve spazio di circa vent’anni, prima della decisione favorevole per l’Ordine dei Padri missionari. Del resto, Sanremo era già Sanremo anche nei luoghi sacri.
Ecco il brano della pubblicazione:
“La presenza di un nuovo ordine religioso in una città veniva spesso osteggiata da altri ordini già presenti, per timore di una eccessiva concorrenza nella raccolta delle elemosine.
Questo accadde anche a San Remo, nel 1708, in conseguenza di una ricca eredità lasciata all'Ordine dei Padri Missionari con I'impegno di impiantarne una sede anche in città. La pratica venne subito bloccata dalle opposizioni locali, ma i Padri della Missione riuscirono egualmente a farla procedere, sino ad ottenere I'assenso degli altri Ordini nel 1725.
II Commissario Generale di San Remo informò allora della nuova situazione il Senato di Genova, the concesse la definitiva autorizzazione.
La relazione del Commissario aveva in allegato il bozzetto che presentiamo: "D'ordine del lll.mo Sig.re Ippolito Settimio Invrea not sottoscritti Capi muratori abbiamo fatto il presente disegno, e misurata la distanza che vi e tra li conventi delle Religioni di S. Remo… in fede Maestro Gio:Maria Brescha, Maestro Gio: Battista Brescha".
Vediamo alla Marina la Casa della Missione e, in senso orario da Levante, il Convento dei Cappuccini a 694 passi, le Turchine, i Nicoliti a 770 passi, i Gesuiti a 440, i Francescani Riformati 688, le Salesiane.
In alto abbiamo una delle poche immagini della cinta del Castello, che verrà demolito nel 1754, affiancato dalla facciata del Santuario della Costa.
AI centro il convento delle Salesiane, demolito dopo la seconda guerra mondiale lasciando lo spazio alla Stazione degli autobus. In basso, il bastione, oggi incorporato in Santa Tecla. La polemica, ancora una volta, è servita alla Storia”.
La Mostra SANREMO e l'EUROPA in svolgimento a Santa Tecla sino al 9 settembre, è strettamente collegata al copioso patrimonio artistico e storico esistente nel Museo Civico di Piazza Alberto Nota in Sanremo, con la Pinacoteca Rambaldi di Coldirodi e la Chiesa di Santa Brigida nella Città vecchia; tutti luoghi che invitiamo caldamente di visitare. -
- Ingresso libero orario 17- 23.
Chiusura settimanale: il Lunedì
- Programmi Sabato 1 Settembre alle ore 18,30 il Prof Giuseppe Conte parlerà del Viaggio sentimentale in Liguria |
La Mostra proposta dal Club per l’Unesco di Sanremo “Sanremo e l’Europa: l’immagine della città tra Otto e Novecento” che si svolge a Santa Tecla resterà aperta sino al 9 settembre, e si avvale del Patrocinio del Polo Museale Ligure, del contributo del Comune di Sanremo, del prezioso aiuto degli Sponsor Banca di Caraglio, COOP Liguria, C.N.A. Imperia, UNOGAS e Impresa Marino Sanremo.