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Politica | 28 agosto 2018, 14:48

Raccolta firme per declassamenti reparti di Imperia e Sanremo, in una lettera aperta l'Assessore Viale 'bacchetta' Scajola e Biancheri

Viale: "I Sindaci delle due principali città del Ponente, nella drammatica situazione del crollo del ponte Morandi, non hanno dato il senso di appartenenza ad una comunità, ma hanno contribuito ad alimentare una sorta di populismo sanitario che non aiuta gli operatori sanitari ma crea solo falsi allarmismi su ipotetici smantellamenti della sanità in ASL1"

Sonia Viale

Sonia Viale

“Chi ha a cuore i bambini ed i malati gravi del ponente ligure dopo il crollo del Ponte Morandi?”.
Se lo chiede Sonia Viale, Assessore alla Sanità della Regione Liguria che spiega: “Mentre alcuni politici del ponente raccolgono firme per difendere due primariati la Regione con la Prefettura ed il Comune di Genova stanno lavorando per garantire a tutti i bambini del ponente l’accesso al Gaslini e ed alle migliaia di pazienti adulti malati gravi l’accesso agli hub regionali.

Nessuno dei Sindaci delle principali città di Imperia e Sanremo mi ha chiesto notizie sul raggiungimento dei principali ospedali regionali, Gaslini, Ospedale Policlinico San Martino e Galliera. Nessuno di loro ha dato la disponibilità ad informare i cittadini di come stiamo lavorando intensamente per dare continuità ai percorsi di cura di tante persone gravemente malate.

Ma la raccolta di piazza di alcune centinaia di firme, accompagnate da una buona dose di disinformazione, altrimenti di firme non ne avrebbero raccolte, riempie di orgoglio e rinnovato slancio politico chi di sanitá in questi anni non si è mai occupato o ha condiviso scelte del passato che tanto hanno penalizzato il ponente ligure, ponente ligure che non riguarda solo la provincia di Imperia ma il territorio che va da Ventimiglia a Savona.

I Sindaci di Sanremo e Imperia, che non per niente hanno mandato avanti i loro presidenti dei consigli comunali consapevoli della strumentalitá dell’iniziativa, in questa situazione drammatica non hanno dato il senso di appartenenza ad una comunità, hanno contribuito ad alimentare una sorta di populismo sanitario che non aiuta gli operatori sanitari ma crea solo falsi allarmismi su ipotetici smantellamenti della sanità in ASL1.

Detti Sindaci non hanno richiesto, come dovrebbe essere fatto, una convocazione della conferenza dei sindaci , luogo previsto per affrontare i temi della sanità e dove avrei spiegato loro, fuori dalle tribune di piazza, che nel nuovo Piano organizzativo aziendale della Asl 1 ci sono strutture complesse di nuova istituzione.

Queste riguardano le strutture deputate con prioritá a salvare vite:
sono stati infatti raddoppiate le strutture complesse
1. del pronto soccorso a Sanremo e Imperia,
2. di ostetricia e ginecologia a Sanremo e Imperia (sono salvi i due punti nascite)
3. di Neurologia a Sanremo e Imperia (salvo il centro ICTUS di Imperia)
4. oltre ad aver mantenuto infettivologia a Sanremo (vista la criticità della situazione di Ventimiglia).

Ma tutto questo a loro non interessa saperlo. Pretendono i due primariati declassati dal D. M. Balduzzi. Senza cercare un confronto serio, dovuto anche in tempi normali".

"E poi é crollato il Ponte Morandi - continua il vicepresidente della Regione - da come continuano i Sindaci ed i Presidenti dei consigli comunali di Sanremo e Imperia ed anche l’on. Volpi fanno come se niente fosse. Ma lo sanno che ci stiamo occupando delle migliaia di pazienti adulti e pediatrici residenti nel ponente e in cura nei principali ospedali genovesi? La Regione ed Alisa, insieme alle Asl1 e Asl2, sono impegnate a garantire la continuità delle terapie, potenziando dove possibile le risposte sul territorio per evitare spostamenti. Stiamo coordinando ad esempio la disponibilitá dei medici del Gaslini a spostarsi nel ponente per alcune visite ambulatoriali. Questa, oggi, è la mia priorità. Per quanto riguarda le strutture complesse degli ospedali di Sanremo e Imperia, messe in discussione dal decreto Balduzzi, ricordo a chi continua a mobilitarsi, che ho scritto convintamente al ministro Grillo chiedendole di intervenire. Questa era un’occasione per fare di nuovo squadra ma anche qui non mi hanno dato alcun segnale. Allora diventa una questione di priorità: la mia è garantire cure adeguate sul territorio ligure ai cittadini liguri. Altri hanno dimostrato che la loro unica priorità è mantenere alcuni primariati e sostenere iniziative che creano falsi allarmismi. In nessun’altra parte della Liguria, nessuna amministrazione comunale, che ringrazio, indipendentemente da appartenenze politiche in questo momento sta alimentando polemiche tra i cittadini, nelle piazze o sui giornali, ma si é unita con un grande senso di vicinanza agli operatori del sistema sanitario ligure, che stanno operando al meglio come da attestati di riconoscimento ricevuti dal Presidente della Repubblica durante la sua visita e nella lettera pubblica del Ministro della salute”.

“Sono molto delusa quindi dall’atteggiamento dei Sindaci delle due principali città. Ma sono ancora in tempo per rimediare – conclude Viale - io vado avanti”.

C.S.

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