Eventi - 28 agosto 2018, 10:00

Sanremo e l'Europa a Santa Tecla: quando whisky e Ammiraglio Rowley distrussero le case dipinte del porto...

La mostra per scoprire Sanremo e la sua storia

Molte delle didascalie accanto alle foto esposte nella Mostra Sanremo e l’Europa sono composte da brani tratti da antiche pubblicazioni dalle quali emergono fatti significativi sulla storia della città: ne è un esempio il bombardamento inglese del 1745.

L’episodio è inspiegabile per l’assoluta estraneità di Sanremo  rispetto ai motivi del conflitto allora in atto.

Se la ragione della pioggia di proiettili sugli affreschi di Piazza Sardi non trova consistenza nella giustificazione adombrata dal titolo, la distruzione di mezza città si riduce ad essere solo una  banale rapina di parte della flotta sanremese da carico, assai poco commendevole per la Royal Navy.

Il quadro anonimo appartenente alla Famiglia Borea d’Olmo,  descrive  uno dei tanti bombardamenti navali ai quali fu sottoposta Sanremo,   porto commerciale di notevole importanza, che allora si sentiva legata più al Regno dei Savoia, nonostante si trovasse sotto protettorato genovese.  

Mezza Europa si trovava totalmente immersa nella guerra di successione al trono imperiale in un conflitto acceso fra piemontesi ed austriaci da una parte ed anglo-franco-ispano-genovesi dall’altra.

La squadra navale inglese, composta da tredici vascelli, per ingannare il tempo pensò bene di assalire il porto di Savona; cannoneggiò Genova, anche se con risultati limitati; bombardò Finale, ma solo quattro bombe centrarono l’abitato, forse perché era arrivata la razione  di whisky.

Il primo di ottobre toccò a Sanremo dove gli abitanti, pur disponendo di trenta cannoni, tentarono una trattativa col nemico senza attaccare per primi. La flotta aprì comunque il fuoco affondando in porto tre velieri sanremesi, e ne catturò cinque mentre tentavano di eclissarsi.  Nello spazio di due giorni su Sanremo caddero quattrocento bombe e milleduecento palle; alla fine si verificò la distruzione di settanta abitazioni. Altri bombardamenti ben più pesanti sarebbero arrivati duecento anni esatti più tardi nel secondo conflitto mondiale.

Ecco come ne scrivevano, all’epoca, le cronache.

 

 “San-Remo, in Latino Fanum S. Remigii , borgo situato quindici miglia al Ponente di Oneglia, nove da Ventimiglia e tre da Bordighera, al dorso di un monte in riva al mare in forma di triangolo isoscele.

E' luogo dilettevole e ameno, con buon porto , e un territorio fertilissimo di cedri, aranci , ulivi ed altre saporite frutta, di maniera che chiunque passa o va a San-Remo, quando la campagna è fiorita, dappertutto sente una odorosa fragranza; e perciò quel tratto si chiama il Paradiso d' Italia .

Il Signor Addison,  essendo cacciato in questo porto da' venti contrari ; osservò molte Palme nei campi vicini; albero, che in altra parte d'Italia non alligna.

Ne solamente i giardini sono pieni di aranci, di cedri e di palme ; ma se ne veggono anche in gran copia nelle campagne e nella pianura, che  stendesi fra il borgo e il mare.

Gli abitanti mandano in Provenza e in Linguadoca le loro frutta per cambiarle in grano, di cui sterilissimo é il loro terreno.

La Chiesa parrocchiale giace nel sito più eminente, e forma la punta del triangolo, il cui lato opposto mette nella sponda del mare.

Innanzi alla ultima guerra quivi si vedero molti vaghi e begli edifizi, alcuni de' quali erano coperti a terrazza, e dipinti al di fuori: ma la flotta Inglese noque assai a questo delizioso luogo. Imperciocché  sulla fine dell’anno 1745 l' Ammiraglio Rowley,

facendo una scorsa lungo la spiaggia colle sue navi, dopo aver salutato Finale con più di 100 bombe che cagionarono grave danno, andò a finire la sua spedizione, colla rovina quasi totale di San-Remo; mentre giunto quivi ai primi di Ottobre , vi gettò da seicento bombe a duemila cannonate ; avendo anche condotti via molti bastimenti carichi, rifuggiati nel porto.”        

 

Lo stato presente di tutti i Paesi e Popoli del Mondo

Volume ottavo – Gianbattista Albrizzi  in Venezia MDCCLI

Pagine  309 e 310

 

 

 

La Mostra SANREMO e l'EUROPA in svolgimento a Santa Tecla sino al 9 settembre, è strettamente collegata al copioso patrimonio artistico e storico esistente nel Museo Civico di Piazza Alberto Nota in Sanremo, con la Pinacoteca Rambaldi di Coldirodi  e la Chiesa di Santa Brigida nella Città vecchia; tutti luoghi che invitiamo caldamente di visitare. -

 

- Ingresso libero orario 17- 23.

Chiusura settimanale: il Lunedì

-       Programmi

Giovedì 30 agosto ore 21:  Parole scritte, lette, cantate e recitate

A cura di Elio Marchese:  recita l’attore Gianni Modena e canta il tenore Gabriele Esse accompagnato dal maestro Carlo Zaccaria

 

Sabato 1 Settembre alle ore 18,30 il Prof Giuseppe conte parlerà sul Viaggio sentimentale in Liguria

 

 

La Mostra proposta dal Club per l’Unesco di Sanremo  “Sanremo e l’Europa: l’immagine della città tra Otto e Novecento che si svolge a Santa Tecla resterà aperta sino al 9 settembre, e si avvale del Patrocinio del Polo Museale Ligure, del contributo del Comune di Sanremo, del prezioso aiuto degli Sponsor  Banca di Caraglio, COOP Liguria, C.N.A. Imperia, UNOGAS e Impresa Marino Sanremo.