Attualità - 27 agosto 2018, 17:56

Luoghi del cuore FAI: una pioggia di voti per la chiesa di Sant'Agostino di Triora

Dall’apparizione dell’appello su “Le stagioni di Triora” dell’estate 2018 ad oggi sono trascorsi quasi due mesi ed il traguardo raggiunto è motivo di soddisfazione

La chiesa di Sant'Agostino di Triora

La campagna di sensibilizzazione promossa dall’Associazione Turistica Pro Triora e dalla Confraternita della Buona Morte in favore della chiesa di Sant’Agostino a Triora sta riscuotendo un grosso successo, al di là di ogni più rosea aspettativa.
Il seicentesco edificio religioso infatti è stato scelto quale “luogo del cuore FAI 2018” da oltre duemila persone di ogni località, che hanno espresso la loro scelta sia con un semplice clic sul sito dei FAI (95) sia sottoscrivendo appositi moduli nella Collegiata ed in altri luoghi pubblici (1.916). Commovente è stato lo spirito di abnegazione e di amore verso la propria terra di persone di ogni ceto e condizione, che si sono attivamente impegnate, spiegando la grave situazione in cui si trova la chiesa.

Dall’apparizione dell’appello su “Le stagioni di Triora” dell’estate 2018 ad oggi sono trascorsi quasi due mesi ed il traguardo raggiunto è motivo di soddisfazione per il presidente della Pro Triora Roberto Faraldi, per il segretario Sandro Oddo, che si è occupato della spedizione dei moduli al FAI e del presidente della Confraternita della Buona Morte Fulvio Bianchi.
Tutti desiderano ringraziare quanti hanno sottoscritto ed invitano coloro che non l’hanno ancora fatto a farlo, dando maggiore corposità alla richiesta di inserimento fra i “luoghi FAI”.

Nel frattempo stanno giungendo alla parrocchia di Triora, proprietaria dell’edificio, generose offerte in denaro.
Bravissime Irene e Giusy che, aiutate da alcune amiche, hanno allestito una pesca di beneficienza, che ha dato risultati molto soddisfacenti. Si stanno studiando altre iniziative, mentre il Comune, che ha offerto la propria collaborazione, ha promesso di interessarsi per la redazione di un progetto di ristrutturazione, al fine di rendere nuovamente agibile la chiesa.

La chiesa di Sant’Agostino, con un caratteristico campanile, è collocata in posizione veramente splendida, raggiungibile anche attraverso una comoda rotabile. Davanti si trovano due giganteschi ippocastani, piantati dall’avvocato Luca Maria Capponi nel 1832, classificati monumentali a sensi di legge. Al suo interno è custodita una statua marmorea della Madonna della Misericordia, coperta da un grande manto, le braccia nell’atto di porre i fedeli sotto la sua protezione.
Le cronache dell’epoca riferiscono che il trasporto della statua, finanziata dal mecenate Antonio Stella, fu piuttosto problematico tanto che si pensò ad un miracolo divino l’essere riusciti a conservarla integra. Lungo il percorso le campane suonavano a distesa esprimendo il giubilo delle popolazioni dei paesi interessati. Trasportata in processione nel 1756, fu poi sostituita da quella che ancor oggi si porta la seconda domenica dopo Pasqua sul monte delle forche.

La chiesa ha una storia lunga e purtroppo non edificante, tanto che i religiosi, nonostante il bene fatto in alta valle, furono più volte scacciati dalle orde rivoluzionarie. Fu la famiglia Capponi – come accennato – ad acquisire la chiesa, con annesso convento. Il suo ultimo discendente, l’ingegnere Antonio, la donò alla Parrocchia di Triora, affidandone la manutenzione alla Confraternita della Buona Morte.

C.S.