Ieri sera la CNA di Imperia ha presentato ufficialmente un piatto nuovo e originale, che utilizza un bulbo antico e dal sapore particolare, preparato dall’azienda Pasta Morena, sempre attenta alla qualità delle preparazioni ed ai prodotti del territorio.
Alla presentazione erano presenti Bruno Ramon titolare di Pasta Fresca Morena, Luciano Vazzano segretario CNA i Imperia, Claudio Porchia, presidente dell’Associazione Ristoranti della Tavolozza e Marco Damele, l’agricoltore e scrittore impegnato nella promozione e diffusione della cipolla egiziana, particolarmente cara a Libereso Guglielmi, che definiva come “la madre di tutte le cipolle”
Un pubblico molto numeroso ha apprezzato questi ravioli serviti conditi con solo olio EVO e poco parmigiano grattato per permettere di scoprire il sapore dolce e gradevole del bulbo. I ravioli sono stati preparati con competenza e professionalità da Bruno Ramon, che ha spiegato di aver pensato a un ripieno semplice di cipolla egiziana e ricotta proprio per esaltare il gusto originale del bulbo.
“E’ stato un primo interessante esperimento - ha detto ai giornalisti presenti – e dopo un periodo di prova, se il pubblico dimostrerà interesse, lo inseriremo stabilmente nella linea dei prodotti del nostro negozio accanto ai gnocchi, trofie, tagliatelle e paste ripiene, che sono il fiore all’occhiello della nostra azienda e che si possono provare in questi giorni al Moac”.
Soddisfazione è stata espressa da Luciano Vazzano per questa preparazione, che ha assunto il nome di “piatto CNA” e che unisce cultura rurale locale e innovazione: “un piatto nuovo, che unisce nel vero senso della parola forma e sostanza e che è frutto di una sinergia fra un’agricoltura sostenibile ed attenta alla biodiversità e una grande esperienza artigiana”.
La cipolla egiziana, testimone ligure all’interno dell’Arca del gusto di Slow Food, è stata adottata da molti importanti chef, Mauro Colagreco ad esempio l’ha inserita nel suo menù degustazione, Enrico Crippa la coltiva direttamente nel suo orto, molti chef locali la usano abitualmente nelle loro preparazioni come Federico Lanteri del Torrione di Vallecrosia ed Emanuele Dionalisio del Giardino del Gusto di Ventimiglia.
Ma sono tantissimi gli appassionati e gli amatori che utilizzano abitualmente in cucina questo prodotto anche per stupire gli amici.
“La proposta di Pasta Morena – aggiunge Claudio Porchia – è interessante perché rappresenta il primo passo per rendere pienamente disponibile ad un pubblico più ampio questo prodotto, che proprio in cucina ha un ruolo di grande protagonista e richiama l’attenzione sul tema della biodiversità”.
“Sono tantissime le varietà antiche che giornalmente scompaiono insieme alla nostra storia rurale – spiega Marco Damele – per questo è importante parlare di tutela della biodiversità, ma è fondamentale che questi prodotti siano anche presenti nelle nostre cucine e apprezzati da chi li consuma. La migliore forma di salvaguardia per l’agricoltura è proprio quella di promuoverla attraverso l’alimentazione, con ricette che parlino anche di stagionalità e di prodotti a Km zero”.
L’ idea di Damele di creare una rete di biodiversità in continua crescita, diffusione e promozione, reintroducendo questo ortaggio raro, trova così un ulteriore sviluppo nella collaborazione con Pasta Morena.
Per tutto il periodo che va dal 18 al 26 agosto, Pasta Fresca Morena sarà presente al Moac proponendo oltre ai ravioli di cipolla egiziana ligure, le trofie al pesto della tradizione ligure, i ravioli di carne e verdura serviti con sugo alla bolognese o sugo semplice e altri piatti locali.