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Eventi | 20 agosto 2018, 00:00

Le ricette con i fiori di Clelia Vivalda

in anteprima le ricette che la chef presenterà a Ospedaletti in Tavola il prossimo 23 agosto

Le ricette con i fiori di Clelia Vivalda

Risotto ai fiori di lavanda di Clelia Vivalda

Ingredienti per 6 persone: 6 hg. di riso, due cucchiai di fiori di lavanda; burro; tre cucchiai di parmigiano e cucchiai di olio.

Preparare un infuso di fiori di lavanda: un litro di acqua un cucchiaio di fiori di lavanda un pizzico di sale portare a ebollizione e continuare la cottura per 10 minuti; tostare il riso in olio extravergine di oliva, in una padella piuttosto capiente. Aggiungere il brodo alla lavanda poco alla volta. A cottura quasi ultimata aggiungere il cucchiaio di fiori freschi, il burro e il parmigiano. Mantecare con energia e aggiustare di sale e servire.

 

Bunet ai fiori di malva di Clelia Vivalda

Ingredienti: per 10 porzioni: 1 lt. latte fresco, 8 uova fresche, 5 cucchiai di zucchero, 20 fiori di malva. Per il caramello: hg. 1 di zucchero e 1 dl di acqua e un cucchiaio di fiori di lavanda.

Preparate la formina col caramello tradizionale (senza lavanda) e con questo ancora caldo, adagiare sul fondo i fiori alternandoli e capovolti. lasciare raffreddare. Sbattere uova latte e zucchero sino ad ottenere un composto omogeneo, quindi versarlo nello stampo preparato. Cuocere a bagnomaria o in forno con vapore per 30 minuti circa. Nel frattempo preparare il caramello alla lavanda nel seguente modo: far bollire per pochi minuti la lavanda in due bicchieri di acqua, lasciare che raffreddi filtrare aggiungere lo zucchero e procedere alla cottura del caramello. Dopo due ore in frigorifero impiattare e servire decorando il piatto con i petali rimasti.

 

Clelia Vivalda, chef del ristorante "Tra Arte e querce" di Monchiero ultima discendente di una storica famiglia di ristoratori e trifulao, da generazioni titolari della trattoria situata di fronte alla Stazione, dove negli anni '50 approdava regolarmente il vagone presidenziale che trasportava l'allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Del presidente il padre di Clelia era fornitore di tartufi e consulente vignaiolo, guadagnandosi l'appellativo di "copa d'or" per l'eccellenza dei tartufi da lui trattati. Oggi Clelia ne prosegue l'attività sempre abbinata al prezioso fungo delle Langhe e proponendo una cucina legata alle tradizioni del territorio delle Langhe. Il marito Ezio Costa ha raccolto l'eredità del suocero nella ricerca e commercializzazione dei tartufi, ma in cucina sono presenti sempre anche i fiori eduli, di cui Clelia, seguendo il ritmo delle stagioni, ne fa un largo uso inserendoli nei menù come protagonisti delle preparazioni. Fantastiche le sue frittelle di fiori di sambuco.

 

 

Redazione

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