I 3 errori nei traslochi da evitare assolutamente: farli senza stress

Traslocare vuol dire in un certo senso entrare in una nuova vita, cambiare in parte le proprie abitudini, incontrare persone nuove, vivere nuove emozioni. Nello stesso tempo significa anche fare un’esperienza considerata dai più molto stressante. Secondo alcuni studi, infatti, questa attività è fra le più temute da molti. Il segreto per fare dei traslochi tranquilli e ben riusciti comunque c’è ed è lavorare in modo organizzato prevenendo anche eventuali sgraditi effetti sorpresa. In particolare ci sono alcuni errori che vengono fatti molto spesso e che possono diventare causa di ansia, stress e caos.

Errori da non fare per un buon trasloco

1.Essere approssimativi e improvvisare

La regola numero 1 per fare un trasloco ben riuscito è sicuramente quella di organizzarsi bene nel dettaglio, considerando anche delle opzioni di riserva nel caso insorgano particolari situazioni. Il trasloco non è un gioco da ragazzi, ma è costituito da molteplici attività. È per questo che bisogna organizzarsi bene con gli strumenti adatti, il numero di persone indispensabile e le tempistiche, senza considerare che in città caotiche come Roma o Milano può essere indispensabile anche seguire un iter burocratico.

Chi non ha esperienza nel settore, nel 95% dei casi sbaglia nella stima iniziale riguardo il carico di lavoro. I traslochi normalmente sembrano più semplici di quello che in realtà sono: gli oggetti sembrano moltiplicarsi e gli arredi sembrano addirittura accrescere di dimensioni e peso. Questo, ovviamente, complica la situazione, soprattutto se non si ha esperienza. Organizzarsi bene vuol dire smontare tutto adeguatamente, imballare tutto bene e in sicurezza, indicare la stanza dove andrà messo ogni singolo pacco e far sì che si svolga tutto secondo le tempistiche previste.

2.Non fare una selezione ponderata fra: tengo/lascio

Con il passare del tempo è normale che le persone accumulino a casa anche cose superflue e i traslochi sono il momento giusto in cui fare una selezione per mettere un po’ d’ordine. La regola quindi è di liberarsi di quelle cose che non servono e per farlo occorre una buona dose di oggettività. La domanda da farsi in relazione a ogni oggetto è su quante volte l’avete utilizzato negli ultimi due anni, se la risposta è zero, è probabile che il numero non aumenterà nemmeno per i prossimi.

Se sono comunque oggetti in buone condizioni potresti pensare di venderli. Il tutto va messo in scatole resistenti suddivise per stanza, indicandola per iscritto cosicché dal momento che si trasloca ogni pacco verrà messo nel giusto ambiente.

Normalmente anche se parte degli arredi si possono riutilizzare, ce ne sono sempre invece da eliminare. Prima di partire con il trasloco, per evitare lavoro inutile è bene fare una lista accurata di quello che va tenuto e di ciò che va eliminato e smaltito in discarica. In alcuni casi può essere necessaria una modifica ai complementi per adattarli al nuovo ambiente, in alcuni casi di questo si può occupare l’azienda di traslochi stessa.

3.Pensare di far tutto da soli

Per fare i traslochi ci vuole personale adatto: se non specializzato, quantomeno forzuto e allenato per sollevare pesi senza rischi per la schiena. I mobili pesano molto più di quello che si crede e per smontarli e gestirli ci vuole un po’ di capacità, senza contare gli strumenti adeguati. Il consiglio più logico è quindi quello di rivolgersi a un aiuto professionale. Una ditta di traslochi non costa molto e può offrire un team di esperti e una flotta di mezzi specifici per un trasloco rapido e impeccabile.