Con l’atteso concerto di St Germain si è chiuso ieri sera l'UnoJazz Sanremo 2018. Il concerto era atteso per la giornata di sabato 18 agosto, ma essendo lutto nazionale per le vittime di Genova, il live è stato rimandato a domenica sera. L'organizzazione, di concerto con il Comune e il Casinó di Sanremo, ha presentato un piano alternativo per fare fronte alla situazione straordinaria venutasi a creare dopo la tragedia del capoluogo ligure.
Durante il concerto gratuito sono stati raccolti fondi per le famiglia delle vittime e tutte le persone sfollate, coinvolte nel crollo del ponte Morandi. St Germain è uno dei pioniere del ‘French Touch’ e il creatore di una musica deep house intelligente, sensuale e originale. La sua arte perfetta fiorisce da un sottile mix di macchine e strumenti, di autentiche radici e influenze moderne.
Con la sua musica, una fusione complessa e riflette il suo amore per il blues, il jazz e la Black Music di tutti i generi, con loop elettronici ipnotici e campionature vocali armoniosamente intrecciate. Come non ricordarsi del celebre ‘Alabama Blues’ o ‘Rose Rouge’, il singolo hit suonato in tutto il mondo, anche durante il concerto dei Rolling Stones.
Grande successo anche quest’anno per la rassegna internazionale di musica jazz che si conferma un appuntamento fisso per la città di Sanremo. Massiccia è stata quest’anno la presenza di spettatori francesi, visto anche il programma del festival, l’obiettivo di creare un filo conduttore fra Sanremo e la vicina Costa Azzurra, in termini di jazz, è andato a segno.
Tra le serate più partecipate, oltre a quella di ieri con St Germain, vi è sicuramente quella di venerdì che ha visto esibirsi Henry Cole e Villa Locura. Fra il pubblico sedeva anche John Mc Laughlin, grandissimo chitarrista di fama mondiale che a fine concerto si è congratulato con il musicista portoricano per la sua esibizione e con gli organizzatori per la qualità del festival.