Quello di Henry Cole & Villa Locura era sicuramente uno dei concerti più attesi di UnoJazz Sanremo 2018. Per la prima volta in Europa, hanno presentato il loro progetto frutto di varie influenze musicali come il folklore portoricano, il funk e l’R&B, i ritmi jazz e afro - caraibici.
Un mix capace di creare un genere unico che collega il tradizionale con il contemporaneo. Obiettivo principale di Henry Cole è vedere la musica come ‘One World’, uno spazio al di là degli stili, capace di raggiungere un pubblico di ogni tipo. Il concerto più atteso non ha deluso le aspettative e ha letteralmente invaso Pian di Nave.
Le interviste
Prima di loro, sono saliti sul palco Daniel Humair, Louis Sclavis, Bruno Chevillon e Michel Portal. Clarinettista, sassofonista, compositore per il cinema, improvvisatore appassionato, geniale e inafferrabile, quest’ultimo è uno dei pochi strumentisti in grado di arrivare a vertici assoluti sia nel jazz che nella musica classica.
Scintillanti e poliedrici anche i musicisti che compongono il suo attuale trio nel quale, oltre al raffinatissimo contrabbassista Bruno Chevillon, spicca il grandissimo batterista Daniel Humair a cui è stato consegnato il premio alla carriera