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Eventi | 12 agosto 2018, 10:00

Quando la musica volava tra palme e fiori a Sanremo

La bella mostra di Santa Tecla a Sanremo per scoprire la città!

Quando la musica volava  tra palme e fiori a Sanremo

La nascita della Sanremo turistica è stata contrappuntata dalla colonna sonora ininterrotta delle formazioni musicali grandi e piccole, allora presenti in tutti gli angoli della città.

Il  grande chiostro nel quale la banda cittadina del Maestro Pomè si alternava a formazioni classiche meno roboanti e trionfali nei pezzi eseguiti nel Giardino Maria Vittoria venne spostato, per far posto alla roulette del Casinò nei giardini dell’Imperatrice.

Dopo qualche anno, fu la statua di Giuseppe a provocarne un nuovo trasloco in via Ruffini, dove visse felice e contento sino agli anni Ottanta del Novecento, prima di esser definitivamente pensionato.

Al suo posto, sempre nella parte alta della passeggiata Imperatrice, venne collocato un più aggraziato gazebo che ogni mattina dispensava un concertino agli appassionati del sole invernale, comodamente accomodati sulle panchine circostanti o sulle poltroncine predisposte per l’occasione.

Ogni corpo accasermato a San Martino o in piazza Colombo vantava una propria banda ed un ricco repertorio esibendosi ad ogni occasione propizia. Ogni caffè o sala da te pubblicizzava il proprio complessino con cantante o il celebre pianista, quale sottofondo per il tè con pasticcini.

Nel giro degli altri locali pubblici e delle terrazze degli alberghi si esibivano artisti di strada, a volte molto bravi, che alternavano i pezzi forti italiani alle melodie provenenti dalle patrie degli ospiti dei quali era stata appurata la nazionalità.

Si aggiunse nel 1875 il Teatro Principe Amedeo ed una  trentina d’anni dopo il Casinò Municipale con i loro ricchi cartelloni stagionali zeppi delle più importanti ugole e bacchette dell’epoca.

La foto di oggi documenta una delle scuole di musica più famose del tempo, quella del Maestro Francesco Sfilio, attorniato dai suoi allievi. Molti di loro costituirono, nel tempo, l’ossatura dell’Orchestra Sinfonica che tra alterne vicende continua ad essere una delle più consistenti e valide eredità di quella Sanremo illustrata nella Mostra.

Nelle espressioni serene, di prammatica davanti ad un obiettivo, degli   artisti già in età, come in quelle degli allievi che attorniano Sfilio nell’affollato ritratto collettivo, i visitatori locali, potranno riconoscere un nonno, un fratello, uno zio. Oppure scoprire il sorriso di un genitore, con un fremito di commozione, come è accaduto il primo giorno della Mostra alla figlia del famoso Carlo Minari, quando ha rivisto il padre, con violino e frac, in mezzo ai suoi altrettanto valenti colleghi della Sinfonica degli anni ’20.

 

- Programma di oggi:

- Ingresso libero orario 17- 23.

Chiusura settimanale: il Lunedì

 

 

 La Mostra proposta dal Club per l’Unesco di Sanremo  “Sanremo e l’Europa: l’immagine della città tra Otto e Novecento” che si svolge a Santa Tecla segna una media di 300 visitatori al giorno, La manifestazione resterà aperta sino al 9 settembre, e si avvale del Patrocinio del Polo Museale Ligure, del contributo del Comune di Sanremo, del prezioso aiuto degli Sponsor  Banca di Caraglio, COOP Liguria, C.N.A. Imperia, UNOGAS e Impresa Marino Sanremo.

 

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