Eventi - 04 agosto 2018, 13:20

Sanremo: è uscito “Verezzo: storie di santi di codici e di cavagni”, il nuovo libro della “Famija Sanremasca”

La presentazione lunedì in località Croce della Parà

La copertina

E uscito un nuovo libro edito dalla “Famija Sanremasca”  dall’intrigante titolo “Verezzo: storie di santi di codici e di cavagni” firmato da Giancarlo Rilla,  Consigliere della Famija e collaboratore de “La Gardiöra”.

Partendo da documenti originali, in massima parte inediti, a partire dal cosiddetto Manoscritto Rodi fino ai registri confraternali, libri mastri della società Filarmonica, contratti privati, ma anche ricordi di vecchi abitanti, l’Autore traccia una gustosa storia della frazione sanremese dalla sua nascita, susseguente alla “battaglia della Parà” del 1543,  fino a metà del novecento.

Il fatto d’arme che salvò la città dal saccheggio da parte dei turchi costituisce infatti l’innesco dal quale derivò l’origine di Verezzo, del suo particolare tessuto urbanistico, dei suoi abitanti e delle loro grandi e piccole vicende che ne hanno fatto, almeno nell’immaginario collettivo, una comunità a sé, con caratteristiche del tutto particolari. 

L’origine della comunità, le diatribe con la Parrocchia di San Siro, la leggendaria litigiosità degli abitanti, l’antico campanilismo tra le due parrocchie, la vocazione musicale dei veresenghi, costituiscono temi di cui spesso si sente parlare come tradizione non documentata. 

Il racconto è popolato da personaggi che, con la loro presenza, hanno contribuito a scrivere la storie, o meglio le molte storie, che si dipanano nel libro: Ariadeno “Barbarossa”, San Donato, Napoleone Bonaparte,  Sant’Eutropia, Rachele Zitomirsky, Don Felice Ausenda, mons. Agostino Rousset,  il sen. Ernesto Marsaglia,  Sant’Antonio e, naturalmente, tutti i ‘veresenghi’

Su tutto questo, e su molto altro, il libro cerca di far luce presentandoci un mondo a sé; parafrasando un celebre slogan riferito alla nostra città l’Autore ci spiega: “Perché Verezzo è Verezzo”, in un accostamento che non è neanche troppo ardito perché, come vedremo,  gli intrecci e  i vincoli, anche di sangue, tra il capoluogo e la sua frazione, sono più stretti ed intensi di quanto si possa immaginare.

Il libro verrà presentato, in anteprima per Verezzo, lunedì in località Croce della Parà, al termine di una messa (alle 18.30) celebrata sul luogo dello scontro, nell’ambito dei festeggiamenti patronali di San Donato, per commemorare lo storico fatto d’arme.

C.S.