Eventi - 03 agosto 2018, 09:20

Rock in the Casbah 2018: a San Costanzo un giovedì di incroci generazionali e grande live (Foto)

Dal prog al reggae una serata per chi ama la musica nella sua totalità. Questa sera Shockin’ Head, Burning Leaf, Maneras e Datakill

Le immagini della seconda serata (Foto Giulia Russello)

A Rock in the Casbah non si era mai visto un giovedì così. Chi temeva il contraccolpo della prima sera è stato smentito, ieri San Costanzo ha respirato una dose massiccia di musica live.

Il progressive anni ’70 degli Occulto (con tanto di folto pubblico al seguito), lo spirito puramente indie di Brilla, il giovane talento dei sanremesi Sesor e il sapiente reggae dei Caligagan. Chi ama la musica live nella sua totalità ha avuto piena soddisfazione in un confronto tra musicisti navigati ed emergenti. Due generazioni a confronto e che hanno meritato di stare sullo stesso palco.

Sarebbe un peccato dimenticare l’opening con “Rookies in the Casbah” e il duo rap Sam & Doubleman che ogni sera si confermano una piacevole sorpresa con il loro concerto spalmato su tre serate. Ne sentiremo parlare, hanno tecnica e stile. Non sono cose da poco. Questa sera li rivedremo a San Costanzo alle 21.30.

Questa sera spazio al rock nella sua veste più pura con Shockin’ Head, Burning Leaf, Maneras e Datakill. Per poi chiudere ballando sui dischi della Obv Crew da Bussana Vecchia.

L’apertura in video sarà dedicata a Ramon Gabardi, indimenticato cantautore sanremese al quale è stato anche dedicato il contest vinto dagli Shockin’ Head che si sono così aggiudicati il palco di San Costanzo per l’edizione 2018 di Rock in the Casbah.

Infine da non dimenticare il contest fotografico. Tutti (fotografi professionisti e non) possono partecipare inviando il proprio scatto preferito via Messenger a Larry Camarda. La giuria composta da Larry Camarda, Simone Parisi e Danilo Bestagno eleggerà lo scatto vincitore e l’autore riceverà come premio tre stampe di Larry Camarda originali e firmate oltre alla pubblicazione della foto sul sito e sui canali social di SanremoNews, media partner della manifestazione.

La visual art è ancora una volta a cura di Danilo Bestagno, luci e suoni sempre a cira del Pico Service, un’altra eccellenza del territorio.
Simone Parisi alias Radiomandrake, sostenuto come sempre da Dj Slavo, intratterrà e presenterà tutte le serate, coinvolgendo il pubblico della “Pigna” con la sua personale interpretazione di "radio" in diretta. Il servizio bar, organizzato da “Fare Musica”, sarà attivo in tutte le sere.

 

I gruppi di questa sera:

SHOCKIN’ HEAD
Nati nella primavera del 2017, gli Shockin’ Head sono un band ventimigliese che propone pezzi originali heavy metal. In poco tempo hanno realizzato concerti e partecipato a contest ottenendo ottimi risultati, tra i quali la possibilità di calcare il palco di Rock in the Casbah, grazie alla conquista del primo posto nel concorso per giovani talenti in memoria del cantautore Ramon Gabardi. Il gruppo è attualmente impegnato alla realizzazione del primo disco, che uscirà per la fine dell’estate. Shockin'Head sono Daniele Sedda (voce), Zac Vanders (chitarra), Black Ale (basso), Frederic Volante (batteria).

BURNING LEAF
Il gruppo nasce dall'amore per i contrasti, come quelli che sorgono dall'incontro della malinconia di una foglia autunnale e dell'energia delle fiamme, immagine che questa band ha deciso di fare propria, a partire dal nome. La formazione, anch’essa camaleontica e ricca di commistioni e influenze differenti, è composta da Federico Motta alla chitarra, proveniente dal blues e dal southern rock; Eric Locci al basso, amante di jazz e rock progressivo;Steve Foglia alla batteria, appassionato di glam rock; Francesca Foglia (in arte Margot) alla voce che alterna la passione per l'hard rock a influenze gothic e simphonic. Il loro ep "And the fire burns inside" è stato pubblicato a febbraio 2018.

MANERAS
I Maneras sono una band indipendente di Imperia, ponente ligure, formata nel 2006 come cover band punk-rock. Colonne portanti dei primi live show erano i Sex Pistols, i Clash e i Ramones, ai quali si deve la scelta del nome. Concerto dopo concerto i Maneras sono cresciuti come musicisti e performer, venendo ingaggiati come band spalla per i concerti di Bud Spencer Blues Explotion, Skiantos, Sick Tamburo, The Cyborgs, Movie Star Junkies.
Una volta affinate le proprie capacità, nel 2013 i Maneras hanno avviato un progetto di musica originale che ha portato alla pubblicazione dell'EP It takes a while, un disco dalle sonorità post-punk, new wave e post-hardcore, dal quale sono tratti i videoclip "Weeps and Idiocies" e "Stranger Ways". 

DATAKILL
Da tempo nella scena underground, i Datakill iniziano a muovere I primi passi nel ‘96. Dopo diversi cambi e una battuta di arresto, la band torna nel 2000, con la formazione ridotta ai tre elementi fondatori, Lorenzo, Stefano e Davide. La loro è pura energia hardcore-metal miscelata a melodie e ritornelli accattivanti: un potente ibrido che fa guadagnare recensioni positive su molte fanzine e un discreto interesse intorno alla band. I testi sono autentico grido di rabbia, forza e ribellione senza compromessi. L’uscita dell’EP “L’odio” nel 2001, segna una svolta importante e di crescita per la band. Il loro primo album, “Fino all’ultimo Respiro” esce nel 2006 per la Built To Last Records. Grazie alla collaborazione con la Pigsty Concerti aprono gli show degli Oceans of Sadness e Raw Power.
A gennaio 2016, esce il loro ultimo lavoro “La Soluzione”: otto tracce di puro hardcore, punk e rock and roll, dalle sonorità dirette ed incisive.

OBV CREW
Dal 2007, quelli che erano una manciata di ragazzi, cresciuti nella comunità artistica internazionale di Bussana Vecchia, decide di fondere vari stili musicali lontani dal commerciale e di diffonderli all'interno di parties autoprodotti sotto ogni aspetto artistico e organizzativo. I loro live si moltiplicano e la risposta è estremamente positiva: il mix di musica reggae, jungle, hip hop ed elettronica attrae il pubblico più eterogeneo, tra una tastiera in levare, basslines potenti e liriche dal flow travolgente.

 

 

Foto Giulia Russello
Lights and sounds Pico Service

Pietro Zampedroni