“I debiti compensabili con agevolazione da ZFU sono solo ed esclusivamente i seguenti: IRPEF, IRES, IRAP e contributi previdenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Non si compensano quindi ad esempio i contributi IVS o INPS artigiani/commercianti. L’elencazione è quindi tassativa”.
A spiegare le compensazioni per le agevolazioni concesse per la ZFU è Marco Prestileo, Direttore Generale durante l’Amministrazione Scullino che ha ottenuto per Ventimiglia, unica Città del Nord Italia, il riconoscimento di Zona franca Urbana. “Il codice da utilizzare nel modello F24, in compensazione - spiega Prestileo - è il seguente: ‘Z155’ - denominato ‘Agevolazioni da utilizzare in riduzione dei versamenti a favore delle micro e piccole imprese e dei professionisti della ZFU di Ventimiglia - art. 1, comma 341, legge 27 dicembre 2006, n. 296’. La compensazione avviene quindi con il modello di pagamento F24, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate (Entratel o Fiscoline), pena lo scarto dell’operazione di versamento, secondo modalità e termini definiti con il provvedimento del Direttore della medesima Agenzia. Si devono compensare, secondo l’interpretazione più rigida, solo debiti relativi all’anno 2018 (e non 2017)".
"Per quanto riguarda le compensazioni del versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, ricordo che è riconosciuto (relativamente ai soli contratti a tempo indeterminato, ovvero a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi) a condizione che almeno il 30% (trenta per cento) dei dipendenti risieda nel Sistema Locale di Lavoro in cui ricade la ZFU. Occorre dunque fare riferimento non già al solo perimetro della ZFU, ma alla più vasta area rappresentata dal Sistema Locale di Lavoro (SLL) in cui la ZFU ricade. Restano invariati i limiti delle compensazioni in caso di carichi pendenti superiori a euro 1.500, per le compensazioni così dette orizzontali".
Devono sussistere e permanere, naturalmente, le condizioni per usufruire delle compensazioni e in particolare nel caso di attività ‘non sedentaria’ e quindi per l’impresa che esegue i suoi lavori non solo all’interno della zona franca urbana:
- è richiesto, per poter accedere alla agevolazioni, che almeno il 25% del volume di affari sia realizzato da operazioni effettuate all’interno della ZFU. Per la determinazione del volume di affari va preso in considerazione, unicamente, il reddito prodotto da attività svolte presso clienti ubicati all’interno della ZFU. Le attività di natura meramente amministrativa (es. emissione delle fatture) non rientrano nei parametri di cui al requisito richiesto;
- in alternativa al punto 1, è necessario che presso l’ufficio o locale sede dell’impresa sia impiegato almeno un lavoratore dipendente a tempo pieno o parziale che vi svolga la totalità delle ore lavorative".
"Infine, per gli immobili situati nel territorio della ZFU, posseduti e utilizzati dai soggetti beneficiari per l’esercizio dell’attività economica, è riconosciuta l’esenzione dall’imposta municipale propria per i primi quattro anni a decorrere dal periodo di imposta di accoglimento dell’istanza di agevolazione. Queste sono solo alcune indicazioni utili che devono essere verificate e attuate dal professionista che segue l’impresa interessata dalle agevolazioni Zona Franca Urbana. Indicazioni generiche e sintetiche - conclude Marco Prestileo - rimandando al professionista la loro corretta applicazione e interpretazione delle norme".