Attualità - 03 agosto 2018, 15:35

Sanremo: tornano a protestare i residenti di corso Marconi per la musica a tutto volume, presentata anche una petizione al Sindaco

Ed anche quest’anno, come ogni estate, la città si divide tra chi vuole una Sanremo più viva e ricca di musica per far divertire i turisti e chi condivide solo in parte questo, evidenziando che tutti hanno il diritto di dormire la notte, soprattutto chi poi al mattino sia alza presto per lavorare e, magari, per servire proprio quei turisti che si divertono tutta la notte.

Sono molte le lamentele dei residenti di corso Marconi e della parte bassa di via Padre Semeria a Sanremo, per il frastuono notturno che arriva dai locali sulle spiagge del litorale.

Ed anche quest’anno, come ogni estate, la città si divide tra chi vuole una Sanremo più viva e ricca di musica per far divertire i turisti e chi condivide solo in parte questo, evidenziando che tutti hanno il diritto di dormire la notte, soprattutto chi poi al mattino sia alza presto per lavorare e, magari, per servire proprio quei turisti che si divertono tutta la notte.

Il grido d’allarme arriva quest’anno soprattutto da corso Marconi, dove i residenti avevano già espresso le loro lamentele la scorsa estate: “Abbiamo chiamato tutti – ci dicono i residenti – Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani, per il frastuono di musica, urla di Dj e pubblico presente, che si protrae dalla mezzanotte alle 4/5 del mattino. Abbiamo cercato di parlare con i gestori ma ci hanno detto che le competenze spesso sono di altri, ovvero di chi organizza le serate all’interno dei locali”.

Ora i residenti si sono rivolti direttamente al Sindaco e nuovamente al Comandante della Polizia Municipale, anche perché a loro detta le serate sono addirittura aumentate ed il sonno continua a ridursi. Al primo cittadino è stata anche consegnata una petizione con un centinaio di firme per chiedere di fermare la situazione.

Anche quest’anno, quindi, la città è alle prese con i problemi dei ‘rumori’ notturni ma, soprattutto, cresce la diatriba tra chi vuole fare musica, chi vuole divertirsi e chi, invece, la notte ha bisogno di dormire. Nella zona di corso Marconi, uno dei locali sotto accusa (il K-Beach), due anni fa aveva messo tutti d’accordo acquistando un impianto di amplificazione curato nei minimi particolari, che consentiva di avere in pista un audio da discoteca, ma che non disturbava le case vicine.

Secondo fonti attendibili, sembra che quest’anno nei locali sulla costa di fronte a corso Marconi, le serate vengono organizzate da terzi che, proponendo un certo tipo di musica, ha bisogno di impianti sonori differenti e, quindi, sono nuovamente cresciute le proteste. Ora infatti la musica raggiunge anche le abitazioni vicine e le proteste aumentano.

Carlo Alessi