Quando davanti al Monastero di Piazza Colombo sorgeva un chiostro misterioso
Nelle teche curate da Letizia Lodi, presenti nella Sala 2 della quale abbiamo parlato con la presentazione dell’album di Anna D’Epinois, fra i preziosi reperti che riguardano aspetti ormai scomparsi della Sanremo d’epoca, spicca un disegno dell’area occupata dal seicentesco Monastero delle Salesiane.
Il disegno a carboncino, databile attorno al 1870 mostra la facciata meridionale della monumentale struttura rivelando, in primo piano, l’esistenza di un porticato chiostrale sinora ignoto. La parte posteriore dell’opera appare sicuramente la più fedele al reale, mentre il primo piano del chiostro potrebbe essere il risultato di fantasia ricostruttiva. Di certo si sa che sono state effettuate pesanti ristrutturazioni allo stato del luogo durante l’epoca napoleonica.
L’altra immagine dalla Mostra di oggi è una foto della facciata barocca, scattata da Jean Scotto nella seconda metà dell’800. La preziosa documentazione, assieme ad altre tavole esibite, fa parte delle raccolte di
In merito alla storia del Convento di Piazza colombo, ex Caserma, ex Tribunale, ex scuola, ex ecc. ecc. ed ora stazione dei Pullman ecco alcuni cenni orientativi:
uno dei più appassionati e competenti cultori di storia locale: l’Ing. Giuseppe Bessone di Bordighera, il quale ha gentilmente contribuito ad impreziosire l’elenco dei materiali iconici presenti in questa Mostra.
La prima pietra del grande edificio conventuale venne posta da Monsignor Tommaso Pinelli, vescovo d'Albenga, il 12 maggio del 1672 e tre anni dopo fu completata la prima ala, nella quale le Sorelle, ed una schiera di novizie, entrarono in processione il giorno 8 ottobre 1675.
Per la Storia si chiamavano Maria Geronima Dufour, Luigia Madalena Langlois, Luigia Francesca Pericaud, Maria Angela Dalmazia; provenivano dal Monastero di Annecy e risiedevano già a Sanremo da una decina d’anni nei modesti locali presso la chiesa di San Giuseppe, di proprietà delle Sorelle Turchine.
Nel 1678, quando la costruzione della seconda ala era arrivata al primo piano, il 1 ° e 21 agosto, e per ben due volte, 26 galere dell'Armada francese di ritorno di Genova bombardarono la Citta e di colpo, "i tetti, le muraglie, i dormitorii, le stanze tutte si videro perforate, aperte, conquassate”. I danni furono presto riparati per opera di Madre Pericaud, che diede inizio anche alla fabbrica del terzo braccio «che, fu formato per il Noviziato, con dormitorio per le Novizie, infermeria, dispensa, cucina, refettorio e altra officina con sopra una deliziosa galleria»...
Al Monastero mancava, pero, una chiesa vera e propria, e persino le esequie della Madre Dufour (5 luglio 1684) si svolsero nella piccola cappella allora esistente. I lavori per la costruzione di chiesa e del coro iniziarono dopo il 1688, grazie all'interessamento del nuovo vescovo M. Spinola , fratello del Cardinale di Cesarea e camerlengo della Santa Sede, il quale "solea passar sei mesi dell 'anno in San Remo. "
La nuova chiesa, fu consacrata il 22 agosto 1692.
Madre Luisa Maria Teresa Grimaldi (1662-1741), figlia di Luigi l° di Monaco, divenuta Madre Superiora nel 1709, diede nuovo impulso architettonico al Monastero inducendo il fratello, il Principe di Monaco, Antonio 1°, a finanziare gli affreschi e le pitture murali nella chiesa, facendo costruire nel 1719, il magnifico altare maggiore (attualmente sistemato nella Chiesa San Siro di Sanremo).
Inoltre, nel 1720 "fece erigere sopra la porta della Chiesa, di rimpetto all'altar Maggiore vaghissima orchestra travagliata a stucco marmorato da Eccelente Artefice, giacche non poteasi di effetivo marmo, stante I'eccessivo peso che non potea reggersi dal volto di essa orchestra nella quale repose un mediocre e bonissimo organo ".
La zona dedicata alla clausura fu notevolmente ampliata con un grandioso giardino "non meno utile per il gran reddito che se ne ritraeva, che comodo, ameno e dilettevole ", e venne trasferita la foresteria, all’esterno alla chiesa, in un appartamento attiguo alla clausura, ma staccato dall’edificio che era in origine un mulino da olio. Il secondo piano e "la mezz'aria" divennero foresterie, mentre il prima piano, opportunamente "privato di ogni luce e coperti i muri, fu posto in clausura per la fattura delle lane ".Gli edifici esistenti nelle vicinanze, furono adattati come abitazione del cappellano, separato dal monastero vero e proprio, ma “in modo che fosse sufficientemente vicino, ad esso".
Poiché divenuto necessario un nuovo refettorio più spazioso, cominciarono i lavori del terzo braccio, quello di levante, estenderne verso sud le dimensioni del braccio, di ponente; con questa disposizione il convento assunse cosi la definitiva struttura ad U".
Nel 1744 la flotta inglese, dopo aver bombardato Finale, arrivò nelle acque antistanti Sanremo: gli abitanti e le sorelle ebbero appena il tempo di ripararsi per evitare le migliaia di bombe scagliate contra la città, che fu parzialmente distrutta. Ancora una volta, “miracolosamente, il Convento fu risparmiato dalla pioggia di fuoco, riportando solo danni ai muri esterni... A seconda delle nuove leggi sovversive antireligiose, scatenate dalla Rivoluzione diffuse in tutta Italia ed in parte dell 'Europa, molti Monasteri furano confiscati e addirittura chiusi...
Fu così che nell’agosto del 1892, con assoluto silenzio, le suore lasciarono quella che per 200 anni circa era stata la loro casa e si ritirarono in via Visitazione. Nel 1844 il vecchio edificio divenne sede del Tribunale e della Caserma dei Bersaglieri. Durante i bombardamenti navali della Seconda Guerra Mondiale, il 20 ottobre 1944 la costruzione venne completamente sventrata e scoperchiata lasciando intatto il solo l’altare dei Grimaldi.
- Programma di oggi:
- Ingresso libero orario 17- 23.
Chiusura settimanale: il Lunedì
Avvenimenti dei prossimi giorni: -4- Agosto ore 21 Conferenza del Prof. Alberto Nocerino “"Tre modi di 'scrivere' Genova: Dickens, James, Valéry". -8 Agosto ore 18 -20 I realizzatori della Mostra incontrano i soci di COOP Liguria: Conferenza e visita guidata. - 9 Agosto ore 21 Conferenza di Marco Cassini su Aspetti ed Autori della Fotografia nel Ponente ligure -17 Agosto – ore 18 Presentazione del Catalogo della Mostra con l’intervento della curatrice Letizia Lodi e di alcuni autori dei testi. |
La Mostra proposta dal Club Unesco di Sanremo “Sanremo e l’Europa: l’immagine della città tra Otto e Novecento” che si svolge a Santa Tecla segna una media di 300 visitatori al giorno, La manifestazione resterà aperta sino al 9 settembre, e si avvale del Patrocinio del Polo Museale Ligure, del contributo del Comune di Sanremo, del prezioso aiuto degli Sponsor Banca di Caraglio, COOP Liguria, C.N.A. Imperia, UNOGAS e Impresa Marino Sanremo.