Taggia punta a varare un regolamento per regolamentare la concessione e quindi le tariffe per i vari immobili a disposizione del Comune. L’amministrazione comunale del sindaco Mario Conio da tempo sta vagliando il documento che presto dovrà passare dal Consiglio Comunale per l’approvazione.
Nei giorni scorsi, intanto, la giunta comunale ha indicato una linea per le future assegnazioni di Villa Curlo e dell’anfiteatro del Castello. Si tratta di due dei più prestigiosi ed appetibili immobili a disposizione del comune grazie anche agli spazi aperti di cui godono. In particolare la storica villa al di là del Ponte Romanico è stata oggetto di un recente intervento di ripristino del suo giardino, oggi rigoglioso.
In attesa che il regolamento venga definito, l’amministrazione Conio ha stabilito in via provvisoria quelle che saranno le tariffe per il momento di questi due immobili di Taggia. Quanto costerà prendere in concessione questi spazi? La giunta ha stabilito un affitto giornaliero di 100 euro ed un deposito cauzionale di 200 euro, svincolato a termine del periodo di affidamento e dopo un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi.
Saranno esentati dal pagamento, tutte le iniziative (mostre, esposizioni, convegni, riunioni, ecc.) patrocinate dall’Amministrazione Comunale o organizzate da scuole e associazioni con sede nel Comune e/o facenti parte della consulta della cultura, senza scopo di lucro e per fini socialmente rilevanti. Invece quando anche queste categorie di soggetti, daranno vita ad eventi che prevedano un biglietto di ingresso, il comune interverrà chiedendo che il prezzo venga concordato e di fatto la richiesta d’affitto avrà uno sconto del 30%.
L’idea dell’amministrazione è di definire i termini entro cui si può concedere gli spazi comunali per l’organizzazione di eventi con ingresso a pagamento. Con degli immobili di un certo appeal, esteticamente e storicamente interessanti, è una prassi normale arrivare a determinare anche le tariffe e le clausole per l’affidamento, soprattutto se si tratta di manifestazioni private. L’indirizzo che il Comune sta cercando di dare non è così insolito, anzi, da tempo è un trend attuato in tutta Italia per ottimizzare l’uso di questi edifici garantendo anche un giusto ritorno economico. Sempre più di frequente le ville storiche delle cittadine diventano teatro di eventi tradizionali come convegni o mostre d’arte ma anche di cerimonie, come matrimoni o battesimi. Un po’ come avviene da qualche tempo su Sanremo a Villa Ormond.