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Attualità | 19 luglio 2018, 09:05

Vasia: restaurato il dipinto della Madonna del Rosario, domenica dopo la Messa la presentazione alla chiesa dei SS Giacomo e Nicola

In occasione dei festeggiamenti Patronali ritornerà in chiesa a conclusione dei lavori di restauro il dipinto raffigurante la Madonna del Rosario, Pellegrino Rebaudi, primo quarto del XVII secolo.

Vasia: restaurato il dipinto della Madonna del Rosario, domenica dopo la Messa la presentazione alla chiesa dei SS Giacomo e Nicola

La tela del Rosario rappresenta la Vergine con il Bambino sospesa nel cielo e circondata da angioletti che recano cesti ricolmi di rosari destinati ad essere consegnati agli astanti in preghiera. In basso una serie di personaggi, maschili e femminili che si fronteggiano in gruppi dietro i Santi Domenico e Caterina da Siena, che si possono identificare con Filippo II di Spagna, San Pio V, Massimiliano II d'Asburgo e altri potenti che parteciparono alla Battaglia di Lepanto e nelle loro consorti. La scena è contornata dai Quindici Misteri del Rosario.

Le figure di raffinata ed elegante esecuzione richiamano esiti formali di un manierismo dalle cromie smaglianti che si possono agevolmente accostare ad altre opere custodite nell'estremo Ponente ligure.

Nei territori passati nell'orbita del Ducato di Savoia nel corso del XVI secolo come la Contea di Prelà e il Marchesato di Dolceacqua. si palesa l'arte di un pittore, probabilmente originario di Pigna ma allevato alla cultura artistica delle corti torinesi. Il nome intorno al quale si concentra l'interesse della critica, è quello di Pellegrino Rebaudo attivo nel corso del primo quarto del Seicento e le cui opere, oltre che a Prelà Castello, si conservano a Pigna, Isolabona, Apricale, Perinaldo, a Saorge e Briga. 

Viste le pessime condizioni di conservazione in cui versava il dipinto, due anni fa è stata avviata una campagna di raccolta fondi che ha visto impegnata tutta la comunità di Prelà Castello  e Don Teodolindo Antinori e che ha consentito l’avvio dei lavori di restauro da poco conclusi. Il restauro è stato condotto dal Laboratorio di restauro di Lara Sirotti con la Direzione del Dott. Alfonso Sista della Soprintendenza ABAP della Liguria. 

La tela appariva deformata, contratta e strappata in più punti, mentre la pellicola pittorica risultava sollevata e decoesa dal supporto  ed interessata da numerose ed estese lacune. L’intervento di restauro è stato proceduto da un’attenta osservazione ed analisi dell’opera e da alcuni saggi di pulitura che hanno riportato in luce le splendide cromie. Il dipinto è stato poi sottoposto ai necessari interventi conservativi di consolidamento del colore e del supporto. Tutte le lacune sono state stuccate e reintegrate pittoricamente con la tecnica “a tratteggio” differenziate dall’originale in modo da rendere sempre riconoscibile il restauro.

Redazione

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