“Togliamo l’isola pedonale di Via Cascione! Che questi maledetti ‘verdi’ imparino a parcheggiare davanti al tabaccaio e magari lascino il motore acceso affinché al rientro ci sia un buon clima!”
Ecco la provocazione di ‘Potere al Popolo’ ad Imperia, sulla tanto discussa isola pedonale di via Cascione. “In genere i successori al potere cancellano le malefatte dei predecessori e riparano i guasti epocali della cattiva amministrazione che li ha preceduti. Non è un caso che una delle (ben poche) azioni condivisibili dell’Amministrazione Capacci sia pertanto in attesa di essere abrogata dal nuovo inquilino. Non ci dilunghiamo sui particolari che descrivono gli amanti del passeggio e dello slow-shopping armati contro i bottegai (gli ‘Esercenti il Commercio’ sono altra cosa e, di regola, a favore di una città vivibile). Osserviamo invece la assenza di visione strategica, del resto già annunciata in campagna elettorale. Potere al Popolo ha proposto pubblicamente, e quindi messo a disposizione di tutti, una strategia complessiva per la mobilità urbana, che parte dalla esigenza finale (una città disinquinata, pulita, comoda, sicura, efficace, ben vivibile), individua punti fermi (via il traffico privato dai centri storici, servizi pubblici veloci, sicuri, puntuali), e suggerisce un working-progress sensato, che eviti (è appunto questo il caso) altalene di interventi scollegati ed un po’ pellegrini”.
“Ribadiamo la nostra proposta complessiva – prosegue - che è, o dovrebbe essere, nota: parcheggi periferici, ciclabilità capillare, pedonalizzazione dei centri storici, trasporto pubblico ‘metro-Imperia’, navette e bus. Per i Parcheggi periferici si dovrebbe fare riferimento, anche con accordi pubblico/privato, alle strutture esistenti (ex. Conad dell’ Argine Destro), ad aree idonee (lungo lo stesso argine destro a monte dell’ Autostrada, aree di contorno agli svincoli autostradali, Italcementi), alla creazione ad hoc di auto-silos. La ciclabilità dovrebbe essere strutturata con una linea ‘orizzontale’, est-ovest, lungo la costa, con duplice fondamentale funzione di servizio per i cittadini e per i turisti, ed una serie di penetrazioni verticali ‘mare-entroterra’ sulle direttive principali (e pianeggianti) delle aste dei torrenti Prino, Caramagna, Impero. Grazie anche alla diffusione di biciclette a pedalata assistita, tutta la viabilità, anche quella collinare, dovrebbe essere dotata di corsie ciclabili in sicurezza. La linea ‘orizzontale’ si dovrebbe svolgere lungo la costa per i motivi più volte esposti. Il muoversi in bici (ma anche in Skateboard, Roller, Monowhel, Hoverboard, Monopattini elettrici) è efficace, pulito, sicuro, moderno: non più rimandabile”.
“La pedonalizzazione dei centri storici, è ormai acclarato in ogni parte del mondo, è la soluzione per il rilancio delle attività commerciali, la vivibilità urbana, il turismo. Deve procedere con metodo e, soprattutto, senza incertezze: i cambiamenti del modo di vivere la città hanno una ovvia inerzia e non possono essere soggetti a capricci di singoli, siano essi elettori, che eletti. Il trasporto pubblico è la chiave di volta. Ribadiamo la grande opportunità che ha Imperia di poter realizzare una efficace (ed estremamente promozionale anche sul piano turistico) linea di metropolitana leggera est ovest (Galeazza-Prino) mettendo a frutto la storica linea ferroviaria; con una quindicina di fermate, in soli 20 minuti, si servirebbero tutti i luoghi fondamentali della vita della città: tutte le scuole, il pala-salute ed altri centri ambulatoriali, i musei, le sale pubbliche, gli uffici pubblici ed i servizi alle imprese (Comune, Prefettura, Provincia, INPS, CCIAA, CIA, Coldiretti, le Capitanerie di Porto, le Poste centrali e le principali periferiche – spianata, De Sonnaz, Igiene.) il Porto commerciale ed il Porto turistico, le spiagge e, di conseguenza molti luoghi di lavoro. La realizzazione della metropolitana leggera è prioritaria e, da sola, realizzerebbe in breve una enorme rivoluzione della mobilità urbana ed un miglioramento della vita di tutti, cittadini e turisti. Alla metro-Imperia devono essere connesse linee ‘verticali’ di navette (stazione FS, parcheggi periferici) e bus, a comporre una struttura del tutto analoga e parallela al sistema ciclabile, e, ovviamente, per le zone di maggiore acclività, gli ascensori e/o cremagliere”.
Non troviamo obiezioni logiche a questa impostazione strategica – termina Potere al Popolo – ma, ovviamente, gli aspetti tecnici puntuali vanno studiati e progettati con i mezzi e le competenze specifiche, ma sia ben chiaro che, con gli attuali strumenti tecnici, è solo la scelta politica a determinane le forme tecniche di soluzione, nel caso di Imperia estremamente agevolate dal disporre della linea ferroviaria storica, dal clima fatto apposta per muoversi in bici, da una struttura urbana ‘a pettine’ assai più semplice, da questo punto di vista, di una struttura concentrica. E gli aspetti economici ? si trovano di solito finanziamenti per gli interessi particolari più ‘simpaticamente originali’: si proponga, finalmente, una visione globale della mobilità e della vivibilità urbana e si pretendano/ottengano, in particolare dalla UE, i finanziamenti necessari. Ma, soprattutto, si prenda una direzione precisa a favore della città. La città futura di Imperia, inizia con le scelte di oggi: anche con i piccoli passi, purché nella direzione giusta”.