Non un conferenza stampa, ma un grido di dolore. Lo definiscono così in coro i sindaci del Golfo intervenuti questa mattina, presso la sede del Comune di San Bartolomeo al Mare per chiedere una mano facendo chiarezza sulla drammatica crisi idrica che stanno attraversando a stagione estiva inoltrata e per la quale sono in attesa di una soluzione dall'8 maggio scorso quando: "era pronta sul tavolo della provincia una soluzione da 800 mila euro che avrebbe permesso la salvaguardia del Golfo, ma della quale, da quel giorno, non abbiamo più avuto notizie in un silenzio estenuante".
Presenti all’incontro Valerio Urso primo cittadino di San Bartolomeo, Gianpaolo Giordano sindaco di Cervo e Corrado Elena di Villa Faraldi. Diversi, sicuramente troppi i problemi alla rete idrica che come un mosaico colpiscono giorno dopo giorno prima l’uno poi l’altro centro con risoluzioni solo provvisorie e con interventi estremi per traguardare la stagione fatti dagli stessi comuni. Ultimo dei quali nel corso della notte a Cervo con lo stesso sindaco Giordano a fare le veci dei tecnici assenti di Rivieracque per riparare un danno all’acquedotto Roja e per evitare che la città si risvegliasse a secco.
"Ringrazio i colleghi di Villa Faraldi e Cervo. Con loro vogliamo testimoniare per l'ultima volta quello che già avevamo evidenziato anni fa - spiega Valerio Urso. Abbiamo bisogno di un'attenzione particolare, tecnica per la risoluzione di questo problema idrico che ogni estate si manifesta in maniera sempre più importante. Dobbiamo dare una risposta ai nostri cittadini e ai turisti che affluiscono in massa nelle nostre zone. È inutile parlare di turismo quando un bene primario come l'acqua va a far decadere tutti questi principi. Confidiamo che dopo questa nostra dichiarazione ci contattino immediatamente per un tavolo tecnico operativo che possa risolvere la questione. Confidiamo in tutte le autorità sopra a noi che si possano mettere in campo per risolvere questo problema".
"Ieri siamo arrivati nuovamente alla mancanza dell'acqua - dichiara Gianpaolo Giordano. Siamo riusciti a recuperare con estrema difficoltà, putroppo gli operatori di Rivieracqua sono troppo pochi e fanno una fatica terribile anche loro. Sono solo due per tutto il Golfo dianese, una cosa assurda. Cervo ha avuto questi problemi, i soliti sul Roja sulla condotta che da Imperia arriva ad Andora. Un po' succede a Diano Marina un po' a noi, con problemi che si ripetono da anni e anni. È il momento di darci una mossa perchè altrimenti rimarreno con sempre meno gente e con sempre meno turismo".
"Sono a fianco dei miei colleghi - dice Corrado Elena - perchè ho avuto la crisi idrica l'anno scorso e potrei riaverla in qualsiasi momento. Noi ci aspettiamo delle risposte, siamo entrati in Riveracqua sostenendola sempre come Golfo. Adesso ci parlano di cronoprogrammi finanziari, chi ha preso in mano l'azienda è giusto che abbia il tempo di stilarli ma nel frattempo ci aspettiamo un tavolo per le emergenze. Un milione 400mila tra residenti e soprattutto turisti che arrivano annualmente nel Golfo aspettano delle risposte, i sindaci e i comuni da soli non riescono. Anzi sono già andati oltre spendendo dei soldi in quella che è l'igiene pubblica. Ringrazio l'Asl che ci sta sostenendo, ma abbiamo bisogno di risposte forti e concrete e di aiuto dagli enti istituzionali".
"Come soluzione temporanea il comune - ha aggiunto Urso - sta cercando di comprare un pompa ovunque anche fuori dall'Italia perchè per quella preposta ci vogliono 21 giorni, un tempo biblico per questa emergenza. Dovrebbero arrivare via, via 90 mila litri d'acqua ma la vasca nella quale verranno versati serve circa 18 mila persone con dunque 4,5 litri a testa, una miseria. Stiamo facendo di tutto, tra le altre cose siamo stati costretti a chiudere l'irrigazione dei giardini che stanno ovviamente ingiallendo. Siamo in emergenza totale".
L'intervento integrale