Anche i Radicali parteciperanno alla manifestazione odierna: quelli “indigeni” del GRAF, Gruppo Radicale Adele Faccio (IM), e due delegazioni di milanesi e torinesi: Associazione Adelaide Aglietta di Torino, con la presenza del medico Silvio Viale.
Nessuno dubita della nonviolenza politica dei radicali, e già Marco Pannella, nel lontano 1983, predicava la necessità della lotta alla fame nel mondo: “Altrimenti quelli, prima o poi, verranno qua!”.
La presenza dei radicali è legata alla raccolta firme dell'iniziativa transnazionale WELCOMING EUROPE: petizione non solo italiana ma dei cittadini europei che vogliono opporsi all'ottusità sovranista e nazionalista. Non a caso parliamo di “ottusità”, perché non può esistere un'Internazionale sovranista: sarebbe un ossimoro, una contraddizione dei termini. Se i Paesi intorno a noi chiudessero le frontiere, il sovranismo nostro verrebbe penalizzato dal sovranismo altrui: insomma, una volta entrati (i migranti), ce li terremmo noi.
Come nella teoria matematica dei giochi (Tucker-Nash: Il Dilemma dei prigionieri), quello dell'immigrazione è davvero un bel dilemma: soltanto collaborando fra loro i (paesi) prigionieri dell'inghippo possono sperare di trovare una soluzione ottimale; se invece non comunicano, restano fregati tutti quanti.
Poiché una simile logica filosofica non può essere illustrata in un comunicato, ecco allora un altro argomento: Come ai tedeschi che abitavano nelle fattorie vicino ai lager fu chiesto se loro non sapessero dell'olocausto (…), così un giorno qualcuno o Qualcuno - chissà - potrà chiedere a Noi: “Ma mentre quelli annegavano, nei diritti e nei corpi, Voi lo sapevate o no? Vi voltavate dall'altra parte oppure Vi facevate un piccolo esame di coscienza?”.
Dalle ore 14 in poi i radicali raccoglieranno le firme per un'Europa-che-non-ha-paura, un'Europa Accogliente: Welcoming Europe! Saremo visibili anche grazie ad un motocarro Ape50 rosso furgonato, imbandierato per l'occasione.