Quasi sempre i matrimoni sono un fatto privato della coppia e di chi partecipa alla cerimonia; a volte diventano pubblici, diventano festa di tutti. È il caso del matrimonio che si è svolto, venerdì scorso a Bajardo.
Fiamma e Antony hanno deciso, dopo qualche tempo di conoscenza, di regolare, si diceva una volta, il loro rapporto. Si sono sposati nel paese che hanno scelto, anni fa, contro consigli e suggerimenti di amici e parenti: Bajardo. E Bajardo ha preparato per loro, preparato da oltre mille anni, un luogo che dire adeguato sembra mortificarlo. La piazza raa curte (della Corte). Eh sì! Lì dove si sono sposati, un tempo non molto lontano, regnavano personaggi nobiliari, il conte Rubino e i suoi dignitari.
La Chiesa Vecchia al centro della piazza, una chiesa a cielo aperto, li aspettava da tanto tempo. Voleva anche lei festeggiare questa storia. Prato al posto di selciato, mazzi di lavanda anziché incenso, finestre piene del blu del cielo anziché quadri medievali. Proprio per loro due: Fiamma e Antony. E c'erano i parenti, e c'erano gli amici e c'era il paese. C'era la musica e c'erano il profumo del cibo e dei fiori di campo.
Gli sposi innamorati si guardavano e vedevano i progetti che hanno scelto di costruire qui nel piccolo paese in cima, in cima alla valle, mentre volgendosi tutt'attorno un immenso panorama faceva da sfondo: montagne e valli, mare in lontananza e altri paesi. Un teatro verde, verdissimo per i due ragazzi che hanno scelto di sposarsi là dove i Druidi celebravano riti propiziatori e misteriosi. Tutti abbagliati di quanto fosse bella la sposa e quanto bello il luogo. Le coppie giovani stringendosi le mani sembravano progettare di sposarsi in questo luogo. Luogo di suggestioni ed incanti. Lo sposo compiaciuto guardava sua moglie e tutti guardavano gli sposi.
Il paese era lì con i ragazzi, perché questo è sposarsi lassù. Stare insieme, tutti insieme a festeggiare. La sera, la notte è stata lunga e dolce. La luna, complice ci ha fatto compagnia. Auguri Fiamma,auguri Antony