“Sono politicamente contrariato per la manifestazione prevista sabato a Ventimiglia, perché non aiuta certo la visibilità di una città già provata negli anni, dal problema di convivere con i migranti sotto casa. Sarebbe meglio che una manifestazione di questo tipo, fosse stata pensata e fatta in Francia”.
Sono le parole dell’Onorevole Flavio Di Muro, Deputato ventimigliese della Lega che, da Roma, conferma il suo secco ‘no’ alla manifestazione che è prevista per sabato nella città di confine e che vedrà una sorta di prologo, domani, al confine di Ponte San Ludovico, con l’operazione di ‘border crossing’ come è stata ribattezzata dagli organizzatori di ‘Progetto 20k’. “Non è con questo tipo di manifestazioni – prosegue Di Muro - che si risolvono i problemi delle frontiere interne tra stati membri e comunque della gestione dei flussi migratori. Ma è, come sta facendo il Governo italiano attualmente, con un riposizionamento in Europa e con l’Italia che a testa alta rivendica di non essere lasciata sola nella gestione dei flussi. E, come recentemente ho detto al Ministro degli Esteri Moavero, rivedendo anche trattati internazionali ed accordi bilaterali tra paesi europei. Perché se a Ventimiglia abbiamo un ‘tappo’ evidentemente non hanno funzionato come si pensava”.
Di Muro ha anche confermato la preoccupazioni per i problemi di carattere economico e turistico, che la manifestazione di sabato potrebbe provocate. “Mi è stata anche consegnata una raccolta firme di circa 250 commercianti di Ventimiglia che, per conoscenza, mi hanno manifestato le loro preoccupazioni sull’impatto che una manifestazione di questo tipo può avere, in una giornata importante come il 14 luglio, festa nazionale francese. Anche per queste ragioni e dopo essere stato sollecitato dai cittadini, ho ritenuto come deputato del territorio, di ascoltare tutte le Istituzioni competenti in materia e di approfondire gli aspetti giuridici della vicenda. Intanto si deve sgombrare il campo, in relazione alla divisione tra autorizzazione si o no”.
Su questo Di Muro è molto diretto: “Non esiste una vera e propria autorizzazione, come tutte le manifestazioni in Italia. Le norme del Tulps prevedono un preavviso, secondo i tempi ed i modi indicati dalla Legge e questo è stato fatto regolarmente dai promotori dell’iniziativa. Un intervento ostativo da parte del Prefetto o del Questore, oltre a non essere previsto per Legge, non comporterebbe l’annullamento della manifestazione. Capisco che ci troviamo in una situazione kafkiana, ma chi ci ha governato finora non ha messo mano alla riforma di questa materia. Anche l’ultimo Decreto Minniti, non si occupa di questa fattispecie”.
Di Muro ha poi confermato che, partendo proprio dalla manifestazione di sabato, sarà necessario rivedere ed aggiornare le norme: “Me ne farò promotore fin d’ora, trovando norme particolari per le città di confine, che contemplino anche una salvaguardia di tipo viabilistico. Perché un conto è fare una manifestazione a Roma o Milano, oppure farle in cittadine di confine non organizzate a gestioni di questo tipo. E poi sono manifestazioni che riguardano la politica internazionale e non quella locale. In questo quadro normativo, ho chiesto in particolare al Questore, di operare il più possibile affinchè la manifestazione contempli, al pari del diritto costituzionale di manifestare, anche le esigenze dei cittadini di Ventimiglia. Ho chiesto di provare a dialogare con i promotori, affinchè il centro città venga lasciato libero il più possibile dal percorso e la manifestazione venga svolta il più tardi possibile, magari verso sera”.
Ha parlato con il Ministro Salvini della manifestazione? “Non ho parlato personalmente con lui ma con il Sottosegretario. Credo comunque che sia a conoscenza della manifestazione. Di certo il Prefetto ed il Questore si sono mossi con i dirigenti nazionali a Roma, per confrontarsi”. Con il Sindaco si è sentito? “Certo – ha detto – l’ho fatto subito, appena venuto a conoscenza della manifestazione alcuni giorni fa ed ho detto che avrei chiamato il Prefetto per chiedere subito un Comitato provinciale, per capire le domande fatte e le norme”.
Come si evince dalle parole dell’Onorevole Di Muro, quindi, non esistono regole sulle manifestazioni e non esistono nemmeno autorizzazioni, ma solo comunicazioni preventive sullo svolgimento delle stesse. Ma, ovviamente, osteggiare manifestazioni come quelle di sabato porterebbe esclusivamente ad eventuali scontri che sono da evitare. Ora resta da capire con precisione come si svolgerà ed a che ora partirà.
Da una parte gli organizzatori confermano il raduno alle 14 alle Gianchette e la partenza poco dopo. Dall’altra le Istituzioni tendono, come anche richiesto dall’Onorevole Di Muro, a farla partire in ritardo, magari verso le 17. Oggi verrà presa una decisione definitiva, anche in funzione di un ulteriore incontro che è previsto tra le parti.