E’ attesa nel giro delle prossime ore la riapertura di via Curlo, a lato di Palazzo Spinola a Taggia. Ieri mattina il sindaco, Mario Conio, ha effettuato un sopralluogo con l’ufficio tecnico per valutare lo stato dei ponteggi. Dall’accertamento sono emerse alcune anomalie, dovute al passaggio delle forti folate di vento dei giorni scorsi.
Per il Comune c’era una situazione di concreto pericolo sulla rete di protezione, con la possibilità che qualche elemento cadesse verso il basso. La riapertura della via e quindi la revoca dell’ordinanza è dovuta al fatto che la ditta incaricata sta già ottemperando alle prescrizioni indicate.
Per il primo cittadino di Taggia le condizioni in cui versa la storica palazzina destano molta preoccupazione. “Ci sono due aperture nel tetto e le piogge si stanno infiltrando pesantemente nei solai e la struttura si sta indebolendo. Senza un intervento repentino e tempestivo si rischia di creare una reazione a catena. - denuncia Mario Conio - In questo momento oltre all’ordinanza stiamo valutando altri percorsi amministrativi per chiedere alla proprietà di intervenire”.
Anche la proprietà di Palazzo Spinola aveva preso posizione sull’accaduto attraverso le parole di Sergio Oderda, presidente de Il Cammino e Silvio Maiga, Commissario Liquidatore della coop edilizia Serena (LEGGI LA NOTIZIA QUI). Il crollo dei giorni scorsi è il secondo episodio nell’arco di pochi mesi e per fortuna, anche in questo caso, i detriti si sono riversati all’interno dello stabile. Intanto sul futuro della prestigiosa palazzina c’è molta incertezza a causa dell’assenza di partner economici che possano aiutare la proprietà nel proseguimento del progetto di rinascita. Contestualmente a questo aspetto, il dott.Maiga aveva caldeggiato un intervento del Comune di Taggia per far fronte ad una situazione economica, quella della coop Serena, che limita fortemente le possibilità di intervento.
Una ipotesi che non trova in alcun modo d’accordo il sindaco di Taggia che respinge qualsivoglia iniziativa a proprio carico per il risanamento strutturale della palazzina. “Evidentemente la totale responsabilità dello stato manutentivo del fabbricato è della sola proprietà essendo un edificio privato. Quindi il Comune ribadisce la piena disponibilità a collaborare ma sempre nel rispetto dei ruoli. Per tale ragione auspico un deciso intervento per preservare il fabbricato. L’ipotesi di un coinvolgimento diretto appare remota e priva di ogni ipotesi di fattibilità. Infine, invito caldamente la proprietà a prendersi cura dell’immobile ed a sanare questa situazione di potenziale pericolo per l’incolumità pubblica” - conclude Mario Conio.