Attualità - 01 maggio 2018, 08:47

Pubblico delle grandi occasioni e applausi scroscianti per la proiezione del documentario " Libereso e la strada di San Giovanni' del regista Roberto Pecchinino, realizzato con la collaborazione di Paola Forneris.

Pubblico delle grandi occasioni e applausi scroscianti per la proiezione del documentario " Libereso e la strada di San Giovanni' del regista  Roberto Pecchinino, realizzato con la collaborazione di Paola Forneris.

In occasione della 2° edizione “La Forza della Natura” l'evento dedicato al ricordo di Libereso Guglielmi, è stato proiettato ieri il documentario di Roberto Pecchinino ‘Libereso e la Strada di San Giovanni’, con la presenza della dottoressa Paola Forneris, la famiglia di Libereso ed in particolare la moglie, tantissime autorità ed esponenti del mondo culturale cittadino e della provincia. Un documentario eccezionale e di rara bellezza nel quale l'indimenticabile Libereso non solo parla degli anni giovanili di Italo Calvino, ma fa rivivere anche le emozioni della sua avventurosa esperienza con Mario Calvino, il padre dello scrittore.

Il video è stato lungamente applaudito e come ha detto nelle conclusioni Claudio Porchia, ideatore della manifestazione, “ deve essere considerato un prezioso tesoro di storia e di cultura sanremese, che merita una ampia diffusione nelle scuole e nelle librerie perché raccoglie la testimonianza vera e autentica di personaggio straordinario e di grande umanità. Questo documento valorizza non solo Libereso, ma anche l’intera città ed il suo territorio e per questo condividiamo la speranza dell’amico Roberto che questa proiezione sia il punto di partenza di una rinnovata attività di diffusione di questo importante lavoro”

"Dirigere Libereso è stato di una facilità incredibile - ha dichiarato il regista sanremese presentando la proiezione - bastava dargli un microfono è il lavoro si realizzava quasi da solo, la sua loquacità e straordinaria cultura ne rivelava una vera “Forza della Natura”. Ho conosciuto Libereso nel 1980, quando ero direttore a TeleSanremo e Gino Guglielmi con Johnni me lo presentarono, per realizzare alcune interviste. La sua figura, con la sua passione per le erbe, la sua folta barba bianca, mi avevano immediatamente affascinato. Ho sempre pensato che se il grande regista Fellini l'avesse conosciuto, lo avrebbe immediatamente scritturato per un suo film. Il suo volto incorniciato da rigogliosi e densi cappelli bianchi, che armoniosamente si fondevano alla fitta barba bianca, ne rivelavano grazie al suo entusiasmo e al suo sorriso, un carattere libero e rispettoso dell'uomo e della natura. Confesso che la figura di Libereso mi aveva letteralmente conquistato. Grazie alla dottoressa Paola Forneris, quando era direttrice del servizio ufficio Biblioteca del Comune di Sanremo, con un piccolissimo contributo che ha coperto solo in parte le spese, ho realizzato questo unico e straordinario documentario 'La Strada di San Giovanni - i racconti di Libereso'.

Conclude il regista: "Un lavoro particolarmente faticoso anche fisicamente, in quanto Libereso, non solo raccontava storie e aneddoti sulla famiglia dei Calvino, ma ci portava a vedere i luoghi dove Italo Calvino, traeva ispirazione nei suoi racconti: il beudo di San Giovanni, gli stretti sentieri, dove ad ogni passo si trovava un piccolo tesoro( un fiore, una pianta, una rana), ma per Libereso era tutto normale, lui la natura la leggeva, la capiva e ne svelava davanti alla telecamera, ogni suo piccolo segreto. Come supporto per le riprese, avevo utilizzato una telecamera digitale su Steadicam, un sofisticato sistema di bilanciamento che permetteva, grazie alla stabilità delle riprese di coinvolgere lo spettatore, sino a farlo diventare un accompagnatore virtuale con Libereso e scoprire la famosa 'Strada di San Giovanni di Italo Calvino'.

 

Redazione

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