All’interno della manifestazione sono presenti diverse mostre, come i semi di Hortives, le piante e le erbe aromatiche dell’Istituto Aicardi, i lavori della scuole e due mostre realizzate da artiste importanti che sono state molto apprezzate dai visitatori.
“Pagine di Canapa” il nuovo progetto dell’artista Rosaria Torquati, realizzato in collaborazione con Roberto Ferretti e Claudio Porchia. Si tratta di un filone creativo con opere realizzate su lunghi teli di canapa, tessuti a telaio dalle abili mani delle nonne, che ripropone sui teli, i disegni, il pensiero e le curiosità culinarie, che Libereso Guglielmi ha lasciato agli attenti custodi della sua storia. Rosaria Torquati, designer, creativa, con 27 anni di attività fra arte e moda, è presente in collettive d’arte e riviste moda. Opera in diversi campi: teatro, musica e disegno. Ha ricevuto diversi riconoscimenti in manifestazioni culturali interdisciplinari ed il Premio alla Creatività dell’Unione Stilisti della Marche. “Non ho avuto modo di conoscere Libereso, l’ho conosciuto attraverso le testimonianze di suoi cari amici, come Roberto Ferretti e Claudio Porchia, che ringrazia per la loro collaborzione, posso dire che mi sento naturalmente vicina al suo stile di vita perché ho avuto la fortuna di crescere in campagna, di toccare la terra di raccoglierne ii frutti e di studiare il mondo dall’alto del mio mandorlo.”
“La forza della Terra” dell’artista Carmen Spigno ben si inserisce nel secondo omaggio a Libereso Guglielmi, il giardiniere di Italo Calvino che ha dedicato tutta la sua vita al mondo della Natura, così come la Spigno sta compiendo con la sua ricerca sui pigmenti naturali. Le opere esposte sono realizzate con terre e resine naturali, frutto della continua ricerca che l’artista dianese opera sul territorio ligure ed oltre. Mediante supporti naturali, che l’artista ama in modo particolare, « ella va a scoprire ed evidenziare i “segni” e le “tracce” che vi imprimono le terre, in modo non casuale, ma inaspettato. A volte, di fronte a certi risultati, sembra che sia la Natura stessa ad indicare il cammino e la Spigno non fa altro che mostrarlo. La sua pittura ha come strumenti principali la manualità e la gestualità, poiché il contatto con il medium, in questo caso la terra, deve avvenire in modo concreto e diretto, in una completa full immersion nel mondo naturale. Da questa forma di pittura emerge tutto l’amore per la Terra Madre e si compie un “ritorno alle origini ed all’essenza della vita”. Carmen Spigno, unitamente con gli “Amici nell’Arte”, in questo modo offre un sincero tributo al grande scrittore Calvino, che ha conquistato il mondo con la forza della creatività e del pensiero, ed è orgogliosa di partecipare alla splendida iniziativa sanremese.