“L’incontro con Mister Bolkestein è servito a chiarire i dubbi, se ancora ce ne fossero stati, circa il fatto che le nostre imprese balneari, essendo dei beni e non dei servizi, non devono rientrare nella direttiva che porta il suo nome. Quello che è stato affermato oggi a chiare lettere da colui che ha scritto la direttiva conferma quanto noi ribadiamo da anni, anche attraverso le leggi regionali approvate a tutela dei balneari che l’ultimo Governo non ha mai preso in considerazione, dimostrando così, non solo di non conoscere la direttiva, ma di avere la chiara volontà politica di portare a gara le nostre imprese balneari”.
Lo ha dichiarato questo pomeriggio l’assessore al Demanio di Regione Liguria intervenendo alla Camera dei Deputati nel corso dell’incontro con Frits Bolkestein, il padre della omonima direttiva, a cui è stata chiesta un’interpretazione autentica. “Adesso con un nuovo Parlamento e alla vigilia della costituzione di un nuovo Governo – ha continuato l’assessore Scajola - chiediamo fermamente che non si facciano più gli errori del passato, ma che si attuino tutte quelle azioni legislative e amministrative per fare in modo che venga confermata definitivamente la non applicabilità della direttiva europea alle concessioni demaniali marittime italiane”.
“La palla passa dunque al Governo – ha concluso Scajola - che deve confrontarsi con gli organi europei e compiere tutti gli atti necessari per dare garanzie alle 30.000 imprese italiane e stabilità a un settore economico strategico che assicura migliaia di posti di lavoro sia in Liguria che in Italia”.