I ragazzi dell’Ufficio Stampa del liceo 'G.D. Cassini' di Sanremo hanno avuto l’occasione di intervistare la preside Fogliarini in merito all’organizzazione di eventi formativi riguardanti l’uso eccessivo delle apparecchiature tecnologiche da parte dei giovani.
Negli incontri che si svolgeranno nella sala Roof del teatro Ariston di Sanremo i giorni 20 aprile e 3 e 25 maggio saranno presenti specialisti che si occuperanno di spiegare come lasciar entrare la tecnologia nella vita di un ragazzo e come evitare che rimanga imprigionato nel mondo che si trova dall’altra parte dello schermo.
Nel primo di questi incontri avremo l’occasione di ascoltare la docente di psicologia Emanuela Confalonieri riguardo la costruzione di genere, della sessualità e dell’identità. La dottoressa, insieme ad altri colleghi, si è occupata di uno studio riguardante l’autostima e il livello di sviluppo dei ragazzi italiani. Dall’analisi di tre questionari posti a 390 adolescenti tra ragazzi e ragazze è emerso che lo sviluppo inizia più precocemente nel nord Italia, dove l’insoddisfazione per il proprio corpo e per il proprio volto è maggiore.
In un articolo della professoressa Confalonieri traspare inoltre che durante l’adolescenza i cambiamenti fisiologici e le modificazioni del corpo portano ad una grande vulnerabilità, legata appunto alla trasformazione del corpo infantile in uno adulto. I ragazzi hanno quindi chiesto alla preside Fogliarini se l’uso di divise scolastiche potrebbe aiutare gli adolescenti in questa fase di transizione, facendoli così sentire a proprio agio in quanto “tutti uguali”. La risposta è stata negativa in quanto ha ritenuto che non sarebbe certo il fatto di indossare tutti gli stessi vestiti a creare un senso di unità tra gli adolescenti.
Al secondo incontro sarà invece presente Daniele Novara, noto pedagogista che presenterà “Il conflitto generazionale e la possibilità di educare”.
In una delle sue numerose interviste ha trattato il tema delle cosiddette “madri troppo apprensive”, che dovrebbero lasciare al padre il compito di imporre delle regole e dei paletti in quanto una madre troppo apprensiva rischia di mantenere con l’adolescente lo stesso registro che veniva usato nell’infanzia. Molti genitori non permettono ai figli di iniziare un cammino lontano dal nido familiare e rischiano così di creare uno scompenso all’interno del giovane. Novara individua però un altro grande pericolo per i ragazzi di oggi nei social network, definendoli come un “tunnel senza fondo” che prende possesso del giovane e per mezzo dei suoi contenuti molto spesso lo porta alla perdita dell’innocenza.
Il 25 maggio Giorgio Schiappacasse, direttore dei SERT della Asl3 e componente dell’Osservatorio UNICEF sui diritti dell’infanzia in Liguria, si occuperà della comunicazione e delle relazioni al tempo dell’iper-tecnologia.
In un’intervista afferma che non solamente i giovani sono assuefatti dalla tecnologia, ma questo problema è in continuo aumento anche nel mondo degli adulti. Però i ragazzi e i bambini nati in quest’epoca iniziano prestissimo e, già da giovanissimi, rimangono ore attaccati allo schermo di un computer o di un telefono cellulare “E una delle conseguenze più spaventose è quella che rimangono immaturi” spiega il dottor. Schiappacasse. A questa immaturità seguono anche numerosi problemi riguardo all’incapacità di affrontare le emozioni proposte dalla vita reale. In questo modo si sta espandendo sempre di più il fenomeno degli Hikikomori, ragazzi che decidono di rinchiudersi in casa (anche per anni!) per poter vivere solo la vita virtuale.
Gli incontri si terranno nella sala Roof del teatro Ariston di Sanremo i giorni 20 aprile, 3 e 25 maggio.