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Imperia Golfo Dianese | 17 aprile 2018, 14:53

Crisi idrica nel Golfo Dianese, oggi la riunione con Confcommercio. Chiappori e Pilati all'attacco: "Nuovo tubo su vecchia ferrovia", il sindaco "Bypass dall'andorese"

Tra i punti chiave della discussione vi è stata la ricerca in sinergia tra amministratori e categorie di una soluzione, anche a breve termine, alla criticità delle mancanze d’acqua che potrebbero minare dal punto di vista economico e di immagine, come in conseguenza dal punto di vista igienico sanitario l’intero golfo, dalle strutture ricettive pubbliche e private

Crisi idrica nel Golfo Dianese, oggi la riunione con Confcommercio. Chiappori e Pilati all'attacco: "Nuovo tubo su vecchia ferrovia", il sindaco "Bypass dall'andorese"

Si è riunito questa mattina il tavolo di discussione organizzato da Confcommercio sulla crisi idrica che da tempo affligge il Golfo Dianese, a causa delle continue rotture dell’acquedotto del Roja, unica risorsa di acqua potabile per Diano Marina e i comuni limitrofi.

Alla riunione, dove erano presenti i rappresentanti delle categorie Franca Weitzenmiller (Confcommercio Golfo Dianese), Americo Pilati (Federalberghi), Marino Ramella (Campeggi) e Fabio Viale (Stabilimenti balneari), hanno aderito i sindaci di Diano Marina Giacomo Chiappori, San Bartolomeo al Mare Valerio Urso e Cervo Gian Paolo Giordano.

Tra i punti chiave della discussione vi è stata la ricerca in sinergia tra amministratori e categorie di una soluzione, anche a breve termine, alla criticità delle mancanze d’acqua che potrebbero minare dal punto di vista economico e di immagine, come in conseguenza dal punto di vista igienico sanitario l’intero golfo, dalle strutture ricettive pubbliche e private.

Diverse le proposte messe sul tavolo dai presenti: la soluzione di Federalberghi esposta da Pilati consisterebbe nella posa di una nuova tubazione da installare sul vecchio sedime ferroviario dismesso, dal costo preventivato di circa 1 milione di euro, eventualmente finanziabile dalle entrate della tassa di soggiorno dell’anno 2019, che potrebbe essere proposta come fondo esclusivo da dedicare al rifacimento degli acquedotti.

Arriva dal sindaco di Diano Chiappori invece il ‘cambio’ di fornitura, ovvero andare ad attingere dal consorzio andorese con un bypass per il Golfo Dianese, fermo restando però che per il primo cittadino della Città degli Aranci, su cui continua duramente la sua battaglia, i problemi attuali di Rivieracqua e degli acquedotti derivano dalle mancate partecipazioni degli altri comuni verso la società consortile e dal buco finanziario andatosi a creare.

Siamo in una situazione veramente disastrata – dice Franca Weitzenmiller di Confcommercio Golfo Dianese - il Golfo Dianese, famosissimo per il turismo, sta avendo dei danni non indifferenti in tutti i settori, dagli albergatori al commercio. Nel 2018 la gente che viene a lamentarsi che manca l’acqua è una cosa incredibile, sembra di essere tornati indietro nel tempo. Anziché creare delle condizioni nuove degli acquedotti si investono tanti soldi in tante strutture, l’acqua è una risorsa primaria. Non possiamo rovinare la nostra immagine per una mancanza del genere, in tutti i settori siamo preoccupatissimi, chiediamo alle amministrazioni di farsi portavoce, di essere forti e riuscire a risolvere il problema alle soglie della stagione, per non ritrovarci quest’estate a trovare delle scuse e perdere dei clienti”.

Spetta alla politica risolvere i problemi, solo che la politica dice che ogni mattina ha un problema grave – ha dichiarato Americo Pilati, presidente di Federalberghi nel Dianese - Non esiste problema più grave della mancanza  dell’acqua, perché tale problema significa igiene pubblica, significa far scappare i clienti. Siamo stati fermi troppo tempo e ora bisogna dare mano a un’azione che è possibile in pochi mesi, ovvero la posa di un tubo di riserva sulla vecchia ferrovia, abbiamo chiesto ad Amat i costi che si aggirerebbero sul milione di euro. L’importante è avere l’uomo forte che decide di prendere in mano la situazione e risolverla in breve tempo, come fece il sindaco Scajola durante la crisi idrica del 1990 quando in un mese portò l’acqua nel dianese e salvò la stagione. Direi che si può ripetere con meno sforzo e pericolo questa situazione”.

L’attuale situazione mette a rischio la stagione entrante? E’ a rischio si, - prosegue Pilati - se l’anno scorso ci sono state 30 rotture che hanno più o meno bloccato l’acqua dalle 12 alle 18 ore, molte volte di notte per fortuna, ma dovesse mancare per giorni interi diventa una questione di igiene pubblica e quindi direi che bisogna oggi trovare gli uomini che decidano per una soluzione”

“La Confcommercio ha lanciato un messaggio che noi avevamo già lanciato con la Federalberghi andando all’incontro con il Prefetto di Imperia, dove avevo ricevuto mandato di ‘andare giù pesante’ su quelle che eventualmente potevano essere le ripercussioni se nel Golfo Dianese fosse di nuovo mancata l’acqua – spiega il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori - Il Prefetto, che ringrazio, ha fatto un tavolo per discutere ma che non porta da nessuna parte se non arriva qualcuno che dice che direzione prendere. Qui tutti pensano di saperne un pezzo ma alla fine non si opera, la cosa certa è che il Comune di Diano e gli altri del golfo non possono agire, non avendo più i capitoli di spesa in capo all’acqua e ai reflui. Noi abbiamo dato le bollettazioni a Rivieracqua e non abbiamo più una lira per poterlo fare”.

Che soluzioni ci sarebbero? “Potesse passare il concetto della somma urgenza nel momento sanitario che in caso mancasse l’acqua dobbiamo avere un capitolo che arriva direttamente dallo Stato su Rivieracquacontinua Chiappori - per poter dire che questo lavoro è da fare perché necessario. Solo così il finanziamento può essere cantierabile subito, credo anche che la società abbia già anche la progettazione per un bypass Andora-Golfo Dianese. L’anomalia sta nel fatto che se manca acqua a Imperia manca anche da noi, quando si potrebbe, andando su altri consorzi come l’andorese, a comprare l’acqua ‘al contrario’ ovvero prenderla e portarla a Diano. Sono tutte chiacchiere se chi si deve muovere non lo fa”.

Andrea Gavi

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